''L'annuncio del premier di un blocco della rata di giugno dell'Imu
rischia di non produrre alcun effetto per le oltre 40.000 famiglie a
basso reddito che vivono, in affitto, in alloggi di proprieta' delle
cooperative a proprieta' indivisa e mista: l'ambiguita' irrisolta di una
norma contenuta nella legge 214/2011 che non riconosce a questi alloggi
l'aliquota di prima casa le costringerebbe, infatti, al pagamento della
tassa''.
L'allarme è lanciato da Luciano Caffini, presidente di Legacoop Abitanti e del coordinamento del settore abitazione dell'Alleanza delle Cooperative Italiane, anche per nome dei copresidenti Alessandro Maggioni, Presidente di Federabitazione-Confcooperative, e Franco Ottolini, Presidente di Agci Abitazione.
L'allarme è lanciato da Luciano Caffini, presidente di Legacoop Abitanti e del coordinamento del settore abitazione dell'Alleanza delle Cooperative Italiane, anche per nome dei copresidenti Alessandro Maggioni, Presidente di Federabitazione-Confcooperative, e Franco Ottolini, Presidente di Agci Abitazione.
''Risulta evidente - spiega Caffini- la pesante conseguenza che il
mancato riconoscimento dello status di abitazione principale agli
alloggi assegnati in godimento (che e' subordinata, sia chiaro, al
requisito di non possidenza di altro alloggio) determina su una fascia
di persone economicamente deboli e socialmente esposte sul piano
abitativo e, quindi, sulle loro condizioni di vita, aggravate ancor piu'
dalla crisi in atto''.
Gli immobili che sono destinati ad alloggi in affitto, e le
cooperative edilizie loro proprietarie, hanno una funzione di servizio
di interesse generale, garantendo qualità urbana e senso di comunità
a interi quartieri.
''Invitiamo il Governo -conclude Caffini- a porre rapidamente rimedio
a questo problema: sarebbe davvero singolare se non lo si facesse, nel
momento in cui si vuole alleggerire il carico fiscale sulle famiglie
piu' deboli''.
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