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venerdì 31 maggio 2013

ILTRUCCO DELL'ABOLIZIONE I PARTITI CONTINUERANNO AD INCASSARE SVEGLIAMOCI ITATILA

Il trucco dell’abolizione del finanziamento pubblico: i partiti continueranno ad incassare 90 milioni per i prossimi 4 anni 

-Redazione- 31 maggio 2013- Il governo di  Enrico Letta programma un lento maquillage del meccanismo di finanziamento dei partiti e i compagni del Pd giocano la carta più odiosa: la minaccia di mettere in cassa integrazione i dipendenti.
Che in un Paese senza lavoro, e dove la cassa integrazione è ormai vista da molti come un mezzo privilegio, non è neppure il massimo dell'arma dialettica.
La verità è che i partiti continueranno a incassare 90 milioni di euro per i prossimi quattro anni.
In compenso, a partire dal 2014, i cittadini potranno detrarre dalla dichiarazione dei redditi le donazioni ai partiti e poi scatterà il meccanismo del 2 per mille da versare alla forza politica preferita.

LA BATTAGLIA PER IL FINAZIAMENTO AI PARTITI

La battaglia per il finanziamento ai partiti 

Tutti dicono basta con il finanziamento pubblico ai partiti ma dopo che il governo avrà presentato il disegno di legge relativo, sarà così conseguente la votazione del Parlamento? Oggi dovrebbe essere il “D-Day”, quello nel quale il Consiglio dei ministri dovrebbe varare il disegno di legge con il quale abolisce il finanziamento pubblico ai partiti, aprendo un’altra pagina nella storia e nella vita degli stessi. Ma non sarà un boccone facile da far mandare giù ai molti. Oggi sul Corriere Marco Galluzzo spiega perché.
A meno di imprevisti il Consiglio dei ministri dovrebbe oggi approvare il disegno di legge che abolisce il finanziamento pubblico dei partiti. Non avrà vita facile in Parlamento, è una sorta di salto nel buio per l’organizzazione classica dei partiti così come li conosciamo, costringerà Pd e Pdl, più di altri, a ripensarsi: in termini di sedi, strutture e anche di personale.
IL TESTO – Dicono a Palazzo Chigi che il testo sarà snello, poco più di una decina di articoli, in grado di ripensare il sistema, aprendo alle erogazioni dirette dei cittadini e affidando ad essi la decisione di finanziare omeno i partiti. Riprenderà le norme dell’anno scorso, molto severe in termini di trasparenza dei bilanci e introdurrà la possibilità di destinare una quota della dichiarazione dei redditi, molto probabilmente fissata al 2 per mille. In ogni caso dovrà essere strutturato per resistere alle tensioni che in Parlamento inevitabilmente accenderà. Meno saranno gli articoli, minori saranno anche le occasioni di emendamenti e cambiamenti.

PRESSING – Il disegno di legge del governo, su cui ancora ieri sera il sottosegretario Patroni Griffi e i ministri Franceschini e Quagliariello stavano lavorando, è una delle promesse di Letta, fa parte del programma su cui il Parlamento ha votato la fiducia. Ed è divenuto in qualche modo improcrastinabile, anche per le critiche d’immobilismo rivolte da Renzi all’esecutivo, oltre che per la sfida costante sull’argomento da parte del movimento di Grillo. Negli ultimi giorni sembra siano arrivati a Palazzo Chigi progetti alternativi, suggerimenti cortesi e insistenti di modificare o alleggerire il taglio di risorse: nel governo non lo negano, accreditano non poche tensioni rimaste sotto traccia e l’immagine di un Letta che ha respinto l’assalto dei tesorieri (forse più del suo partito, certamente più «pesante» del Pdl) e di tutti coloro che avrebbero cercato di mitigare gli effetti dell’abolizione.

ECCO COSA CABIA IL FINANZIAMENTO AI PARTITI

Ecco come cambia il finanziamento ai partiti. M5s: è una legge truffa  

Approvata la contribuzione volontaria ai partiti attraverso detrazioni fiscali a 2x1000 che prenderà avvio nel 2014 ma andrà a regime nel 2016. I parlamentari grillini: saranno soldi sottratti al bilancio dello Stato e quindi ai cittadini
Il Consiglio dei Ministri ha approvato un disegno di legge per l'abolizione del finanziamento pubblico e per la regolamentazione della contribuzione volontaria ai partiti. In un comunicato, Palazzo Chigi fa sapere che al posto del finanziamento pubblico entrerà in funzione un nuovo sistema che si fonderà sulla contribuzione volontaria da parte dei privati e che si potrà effettuare attraverso detrazioni e il 2 x 1000. Il sistema di regolamentazione prenderà avvio nel 2014, ma andrà a regime nel 2016.
Possono essere ammessi ad ottenere il finanziamento privato - si legge ancora nel comunicato del Consiglio dei ministri - i partiti politici che abbiano conseguito, nell'ultima consultazione elettorale, almeno un rappresentante eletto alla Camera dei deputati o al Senato della Repubblica o in un'assemblea regionale, o che abbiano presentato, nella stessa consultazione elettorale, candidati in almeno tre circoscrizioni per le elezioni per il rinnovo della Camera dei deputati o in almeno tre del Senato della Repubblica o delle assemblee regionali, o in almeno una circoscrizione dei membri del Parlamento europeo spettanti all'Italia.
Per ottenere i contributi volontari, i partiti politici - precisa ancora la nota - dovranno organizzarsi secondo requisiti minimi idonei a garantire la democrazia interna. Dovranno altresì assicurare la trasparenza e l'accesso a tutte informazioni relative al proprio funzionamento, anche mediante la realizzazione di un sito internet, completo nelle informazioni, chiaro nel linguaggio, facile nella consultazione. Su questo sito dovrà essere pubblicato il rendiconto di esercizio corredato dalla relazione sulla gestione e dalla nota integrativa, nonchè il verbale di approvazione del rendiconto di esercizio. 
E dal M5s arriva un comunicato di commento al disegno di legge: "Il ddl di modifica della legge sui rimborsi elettorali è un vittoria morale per il MoVimento 5 Stelle che ha imposto l'agenda politica al governo, ma è una legge-truffa, una presa in giro per i cittadini che continueranno a pagare per far campare i partiti". "Di fatto -  si legge ancora nel comunicato - a riempire le casse delle forze politiche saranno sempre gli italiani tramite risorse che saranno sottratte al bilancio dello Stato".

CONSIGLIO DEI MINISTRI COSA CAMBIA ? ECO-BONUS

Consiglio dei ministri: cosa cambia per le ristrutturazioni, il finanziamento ai partiti e gli eco-bonus

Il governo toglie i soldi pubblici alla politica, rinnova gli incentivi per l'edilizia e premia chi riduce i consumi di energia 

Abolizione graduale del finanziamento pubblico ai partiti, rinnovo delle agevolazioni per chi ristruttura la casa (che verranno estese anche agli arredi dell'appartamento ) e maggiori eco-bonus per chi riduce i consumi energetici degli edifici, con opportuni lavori. Sono questi i principali provvedimenti usciti dal consiglio dei ministri di oggi. Eccoli nel dettaglio.
SOLDI AI PARTITI
Al posto del finanziamento pubblico entrerà in funzione un nuovo sistema che si fonderà sulla contribuzione volontaria da parte dei privati cittadini e che si potrà effettuare in due modi: attraverso delle detrazioni, oppure con il versamento del 2 per mille dell'Ire (l'imposta sui redditi personali). Potranno beneficiare di questa forma di finanziamento privato i partiti politici che abbiano ottenuto, nelle ultime elezioni, almeno un deputato o un senatore o un rappresentante in un’assemblea regionale, oppure che abbiano presentato, nella stesse consultazioni elettorali, dei candidati in almeno tre circoscrizioni per la Camera o per il Senato o per le Regioni (e in almeno una circoscrizione per le elezioni europee)
LE DETRAZIONI
I versamenti dei cittadini privati ai partiti potranno essere detratti dall'imposta sui redditi con le seguenti percentuali
-il 52 % per le donazioni comprese fra 50 euro e 5.000 euro annui;
-il 26 % per i versamenti tra 5mila e i 20mila euro.
IL DUE PER MILLE
Ai partiti politici che hanno ottenuto nelle ultime elezioni almeno un deputato o un senatore eletto, potrà inoltre essere destinato dai contribuenti il 2 per mille dell'imposta sul reddito (Ire) dovuta al fisco. La decisione sarà espressa dal cittadino al momento della dichiarazione dei redditi. Questo meccanismo entrerà però a regime tra il 2015 e il 2016 (quando verranno eleborate le prime dichiarazioni dei redditi sull'anno 2014). Nel frattempo, è previsto un regime transitorio che porterà al taglio progressivo dell'attuale finanziamento pubblico ai partiti (la sforbiciata sarà del 40% nel primo anno, del 50% nel secondo e del 60% nel terzo). Per ottenere i contributi volontari, i partiti politici dovranno organizzarsi in modo da garantire la democrazia interna e assicurare la trasparenza delle informazioni sul proprio funzionamento, rendendole consultabili via internet. Inoltre, le forze politiche avranno diritto a degli spazi gratuiti sui media, messi a disposizione dal servizio pubblico radiotelevisivo
RISTRUTTURAZIONI EDILIZIE
Verranno prolungate fino al 31 dicembre del 2013 le detrazioni fiscali pari al 50% delle spese sostenute per le ristrutturazioni edilizie, che verranno estese anche agli interventi anti-sismici e agli acquisti dei mobili fissi di casa come gli armadi a muro o le cucine (che in molti paesi esteri vengono considerati parte dell'edificio) e non invece ad altre componenti dell'arredamento come i letti e i comodini. La detrazione sui mobili avrà un importo massimo di 5mila euro (il 50% di 10mila).
ECO-BONUS
Fino al 31 dicembre 2014, verranno innalzate al 65% le detrazioni previste per le spese sostenute in seguito ai lavori di miglioramento dell'efficienza energetica degli edifici (che oggi, fino al 30 giugno prossimo, sono fissate invece al 55%). Inoltre, entro il 2020, i fabbricati di nuova costruzione dovranno essere ad energia “quasi zero”, cioè a bassissimo consumo, in base a dei criteri stabiliti dalla legge. I fabbricati della pubblica amministrazione dovranno adeguarsi a questo nuovi criteri entro il 2018

ALEMANNO PUNTA SUI CATTOLICI E LA FAMIGLIA PECCATO CHE IL SUO CONSULENTE

Alemanno punta sui cattolici e la famiglia. Peccato che il suo consulente sia stato condannato per pedofilia 

Gianni Alemanno deve giocare sporco per cercare di colmare al ballottaggio per il Comune di Roma  il distacco che lo separa dallo sfidante Ignazio Marino. In questi giorni le sta provando di tutte: raffiche di assunzioni, inaugurazioni fantasma e soprattutto battere bene sul chiodo dei valori della famiglia e del cattolicesimo, che a Roma, si sa, possono spostare parecchi voti.
Va letta in questo senso anche la sua partecipazione alla Marcia per la vita, che ha visto scendere in piazza integralisti da operetta e un po' tutte le associazioni neofasciste, che grazie ai pretesti forniti dalla Chiesa cattolica, guadagnano un po' di visibilità. Marino (che pure si definisce un credente) viene considerato un pericolo per i potenziali "vulnus" che potrebbe infierire a quel simulacro che è la famiglia secondo i cattolici, solo per aver detto sì a un misero registro delle unioni di fatto. 
Alemanno invece sì che è un vero timorato di dio.
Tanto per fare un esempio illuminante, durante la campagna elettorale del 2008, aveva ingaggiato come garante per le politiche della famiglia e le periferie don Ruggero Conti, arrestato pochi mesi dopo mentre era in procinto di partire con un po' di ragazzetti per la Giornata mondale della gioventù di Sidney. Un vero "amico dei ragazzi", infatti viene accusato di aver commesso nell’arco di dieci anni violenza sessuale su sette minori e induzione alla prostituzione, condannato in primo grado a 15 anni con pena confermata oggi in Appello.
Questi sì che sono buoni cristiani.