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domenica 2 dicembre 2012

21 DICEMBRE NESSUNA FINE DEL MONDO

     

   

Nessuna fine del mondo, scoperto il più antico calendario Maya - foto 

E' una stanza dipinta all'interno di un tempio scoperta in Guatemala, nel complesso archeologico di Xultun 


E' una stanza dipinta all'interno di un tempio scoperta in Guatemala, nel complesso archeologico di Xultun
Non poteva arrivare che nel 2012 la scoperta del più antico calendario Maya: è una stanza dipinta all'interno di un tempio scoperta in Guatemala, nel complesso archeologico di Xultun. La scoperta è stata annunciata sulla rivista Science da un gruppo coordinato dall'archeologo William Saturno, della Boston University, e del quale fa parte l'italiano Franco Rossi. E' prevista inoltre la pubblicazione nel numero di giugno del mensile National Geographic. I dipinti raffigurano figure umane in uniformi nere e cicli lunari e planetari, risalgono al nono secolo dopo Cristo e sono molto più antichi dei Codici Maya, risalenti al periodo compreso fra 1il 300 e il 1500, e le cui presunte previsioni hanno fatto molto discutere.

Gran parte della sala affrescata è stata danneggiata da saccheggi avvenuti in passato, ma diverse figure umane e le annotazioni numeriche dei cicli astronomici si sono conservati molto bene. Le annotazioni sulle pareti sembrano rappresentare i vari cicli astronomici: il calendario cerimoniale di 260 giorni; il calendario solare di 365 giorni; il ciclo di 584 giorni del pianeta Venere e il ciclo di 780 giorni di Marte. Secondo i ricercatori quella ritrovata potrebbe essere anche la stanza di uno scriba: "Per la prima volta si arriva a vedere quelle che potrebbero essere le annotazioni tenute da uno scriba, il cui compito era quello di essere il custode dei 'documenti' di una comunità Maya", osserva Saturno. Gli archeologi sottolineano che uno dei principali obiettivi dei custodi del calendario Maya era cercare l'armonia tra gli eventi del cielo e i rituali sacri. E' quindi probabile che anche i dipinti scoperti a Xultun potrebbero essere stati realizzati per scopi analoghi.

I ricercatori rilevano inoltre che, "nonostante la credenza popolare, non vi è alcun segno nei calendari Maya che il mondo finisca nel 2012: in quella data termina solo uno dei cicli del calendario". "E' come il contachilometri di una macchina, che si azzera e ricomincia daccapo: così il calendario Maya termina per poi ricominciare", precisa l'astronomo americano Anthony Aveni, della Colgate University. "I simboli scritti dai Maya - conclude Saturno - riflettono una certa visione del mondo. I Maya predissero che il mondo sarebbe continuato, ossia che anche a 7.000 anni da oggi i cicli si sarebbero ripetuti sempre nello stesso modo" 
                                                            

DENUNCIATI PER CRIMINI





Denunciati Van Rompuy, la Merkel, Barroso e altri 2 esponenti per crimini contro l’umanità 

Premesso che questa denuncia (Penale) nei confronti di questi 5 criminali è stata studiata nei minimi dettagli per far in modo che non ci sia scampo o via d’uscita.
La denuncia è stata accettata perché infrange il Trattato “Statuto Romano” in tutti i punti fatti presenti nella denuncia che corrispondono a quasi tutti i Trattati formulati e firmati sin dalla prima Costituzione del Trattato di Lisbona.
La denuncia non è solamente indirizzata contro specifiche persone, ma contro tutti coloro che hanno firmato l’ESM/EMS, contro la riforma del Pacchetto Fiscale, contro la Troika e contro il “Piccolo cambiamento” del AEVU 136.3 (BCE/FMI/ Commissione UE) che è stato approvato in tempi record dalla maggior parte dei firmatari facenti parte alla UE, anche i componenti del nostro Governo sono nella lista degli indagati.
Il materiale con le prove schiaccianti è stato raccolto e studiato minuziosamente in tutti i suoi dettagli per non dare al Procuratore Generale la Signora “Fatou Bensouda” la possibilità di poter rigettare la denuncia con false motivazioni o sbagli di crittografia, la denuncia è stata accettata senza batter ciglio dopo aver constatato che le motivazioni sono più che veritiere, vista la situazione in cui si trovano i cittadini Greci ormai senza risorse con la quale possono continuare a vivere una vita dignitosa e costretti alla violenza per potersi procurare le materie prime per sopravvivere.
Non c’è bisogno di scrivere i nomi di questi 5 criminali e neanche di quelli nostrani, anche gli avvoltoi li evitano dato che li riconoscono dal puzzore che emanano già da 100 miglia di distanza.
La denuncia è stata presentata da una coppia di coniugi Tedeschi e attivisti per i Diritti Umani: SARAH LUZIA HASSEL REUSING e VOLKER REUSING.

LISTA DEI DENUNCIATI:
1. Christine Madeleine Odette Lagarde, Geschäftsführende Direktorin des Internationalen Währungsfonds
2. Dr. Angela Dorothea Merkel, Bundeskanzlerin von Deutschland
3. Dr. Wolfgang Schäuble, Bundesfinanzminister von Deutschland
4. José Manuel Durão Barroso, Präsident der Europäischen Kommission
5. Herman Achille Van Rompuy, Präsident des Europäischen Rats”
La coppia si è avvalsa delle testimonianze di cittadini Greci e dei giornalisti Georgios Trangas, Panagiotis Tzenos, Politici Antonio Prekas e del Politico Greco Dimitrios Konstantaras (Nea Democratica) che per diversi mesi hanno girato la Grecia sotto e sopra, hanno presentato denuncia contro le 5 persone sopra citate, anche il Tribunale Costituzionale Tedesco è sotto mira dato che già in due precedenti denunce (12-09-2012 / 26-09-2012) fatte dalla coppia Hassel / Reusing e dal signor Gauweiler le aveva rigettate aprendo un processo lampo senza darne le motivazioni, con questa nuova denuncia basata sul “jus cogent” alti diritti, anche i più scaltri Giuristi sanno cosa vuol dire e le chance di un rigetto sono NULLE, per questo il tribunale Costituzionale Tedesco ha deciso di riaprire i due casi chiusi in fretta e furia per non finire sotto processo come complice di Crimini contro l’Umanità, il Professore di Diritti Umani e conosciutissimo in tutto il Globo (Peter Michel Huber) ha assicurato alla coppia denunziante il totale appoggio di tutte le Organizzazioni Mondiali compreso il suo, logistica e mantenimento per tutto il periodo della disputa.

LIVORNO SI DIFENDE

       

       

Livorno, scontri in piazza Cavour 

La celere carica a freddo un presidio di protesta Oggi a Livorno abbiamo assistito a un evento mai visto finora e ne siamo testimoni oculari. Una carica a freddo del reparto celere della polizia in pieno centro cittadino. Una carica ordinata da colui che guidava il reparto con odio e provocazione umiliando la digos di Livorno complice impotente di un nugolo di esaltati.
Nelle prossime ore video e foto degli scontri
Ma partiamo dall'inizio. Oggi pomeriggio alle 17.30 era previsto un presidio di protesta per le cariche di ieri sera in occasione delle proteste per la visita di Bersani.
Una cinquantina di persone si sono ritrovate in piazza Grande e si sono avviate verso piazza del Municipio. Lì si sono fermate sulla piazzola davanti al municipio. Improvvisamente dalla zona della Banca d'Italia si è schierato un reparto celere pronto a intervenire. Il gruppo di manifestanti si è poi spostato in piazza Grande davanti al Duomo, sempre senza intralciare il traffico, per spiegare ai passanti col megafono cosa era successo la sera prima. Infine un piccolo corteo è partito da piazza Grande per spostarsi in piazza Cavour percorrendo la zona a traffico limitato di via Cairoli. Un corteo pacifico e comunicativo come fatti in passato a decine.
Arrivati in paizza Cavour, nella zona pedonale, sono stati fatti gli ultimi interventi al megafono. Improvvisamente sono arrivate 3 camionette della polizia e si sono schierate davanti ai manifestanti sotto la statua di Cavour. Una cosa incomprensibile visto che il presidio era in zona pedonale e si stava sciogliendo. Davanti al reparto si è schierato il comandante che con fare minaccioso e provocatorio ha intimato lo scioglimento del presidio. Mancavano i 3 squilli di tromba e sembrava di aver fatto un salto nell'Italia del 1800.
Sono passati circa 5 minuti di tensione palpabile in cui un manifestante ribadiva al megafono la natura pacifica e informativa della protesta e invitava tutti alla calma, oltre a chiedere ai passanti di fermarsi a vedere cosa stava succedendo. Nel frattempo, infatti, si era creato un anello di curiosi che assistevano alla scena.
Improvvisamente è partita una carica che ha colto di sorpresa i manifestanti che erano a mani nude e anche i curiosi che stavano assistendo alla scena. Un paio di minuti di cariche feroci con numerosi feriti, fra cui la più grave una donna che stava urlando "vergogna" ai poliziotti. Colpita violentemente al volto da una manganellata è stata portata via in una maschera di sangue da un'ambulanza. Il marito si è allora scagliato contro i poliziotti e solo la digos è riuscito a fermarlo. Feriti anche numerosi ragazzi e ragazze che stavano guardando cosa stava succedendo.
Nel frattempo centinaia di ragazzi e di passanti si sono fermati in piazza Cavour a urlare il loro sdegno in faccia al reparto celere. Sono seguiti alcuni minuti di scontri quando la polizia si è ricompattata in mezzo alla piazza.
Un episodio gravissimo che deve vedere una risposta immediata.
Domani è stato convocato un presidio ore 17 in piazza Cavour. Un presidio che non deve essere proprietà di nessuno ma deve essere una risposta dell'orgoglio della città contro una repressione cieca e contro la prepotenza poliziesca. Ma ancora di più è importante esserci per rivendicare l'agibilità politica in questa città. Un episodio che affossa definitivamente il concetto di democrazia e diritto al dissenso in questa città.
La crisi si fa sempre più dura. Ed è giunto il momento di far vedere che a Livorno non può passare il primo esaltato a dettare legge. Facciamo vedere chi eravamo e chi saremo. Domani è la giornata di tutti. E prima o poi di questa situazione dovrà risponderne anche il primo partito di questa città. red. 1 dicembre 2012

Il comunicato della ex caserma
In merito alla manifestazione di oggi organizzata dall'ex caserma occupata e a cui hanno partecipato numerose realtà politiche Livornesi.
Oggi primo dicembre abbiamo organizzato un presidio di protesta in Piazza Grande per denunciare l'atteggiamento provocatorio della Polizia e del Partito Democratico e le successive cariche ingiustificate avvenute alla stazione marittima il giorno prima.
Verso le 18 ci siamo mossi pacificamente in corteo verso il comune. Dopo pochi metri il dirigente della questura Paolo Rossi ci ha avvicinato dicendoci (testuali parole) che se non ci fossimo dispersi ci "avrebbero pestato".
Ci siamo successivamente spostati verso piazza Cavour ,sempre in maniera del tutto pacifica.
Una volta in piazza sono arrivati nuovamente i reparti di celere e dopo pochi miunuti siamo stati caricati brutalmente dalla statua fino all'angolo della piazza, di fronte a centinaia di persone inermi.
Numerosi feriti portati in ambulanza anche tra i passanti e decine e decine di contusi tra i manifestanti.
Successivamente si è scatenata la rabbia e la protesta di tutti i presenti, increduli di fronte a quella situazione.
Non ci interessa il fatto che a Livorno il diritto a manifestare è evidentemente negato.
Non ci interessa il fatto che le istituzioni Locali siano evidentemente complici di questa situazione.
Noi domani saremo in piazza per rivendicare il diritto al dissenso e a ribadire che la nostra agibilità politica conquistata in anni di battaglie e mobilitazioni a fianco dei disoccupat*, dei precar*, degli student*, e di tutti i cittadin* livornesi, non SI METTE IN DISCUSSIONE.
Che lo sappiano i dirigenti dei partiti locali, le istituzioni e soprattutto i vari sceriffi della questura venuti da fuori  che si permettono di dare ordini nella nostra città..
Portiamo inoltre la massima solidarietà a tutt* i feriti e contusi e a tutti i cittadin* presenti in Piazza che per un attimo hanno creduto di vivere in una qualche dittatura del passato.

Domani, Domenica 2 dicembre, alle 17 tutt* in piazza Cavour.
Ex caserma occupata  
Ed ECCO I VIDEO