Ogni uomo deve decidere se camminerà nella luce dell’altruismo creativo o nel buio dell’egoismo distruttivo. Questa è la decisione. La più insistente ed urgente domanda della vita è: “Che cosa fate voi per gli altri?
Nessuna fine del mondo, scoperto il più antico calendario Maya - foto
E' una stanza dipinta all'interno di un tempio scoperta in Guatemala, nel complesso archeologico di Xultun
Non poteva arrivare che nel 2012 la scoperta del più antico calendario Maya:
è una stanza dipinta all'interno di un tempio scoperta in Guatemala,
nel complesso archeologico di Xultun. La scoperta è stata annunciata
sulla rivista Science da un gruppo coordinato dall'archeologo William
Saturno, della Boston University, e del quale fa parte l'italiano Franco
Rossi. E' prevista inoltre la pubblicazione nel numero di giugno del
mensile National Geographic. I dipinti raffigurano figure umane in
uniformi nere e cicli lunari e planetari, risalgono al nono secolo dopo
Cristo e sono molto più antichi dei Codici Maya, risalenti al periodo
compreso fra 1il 300 e il 1500, e le cui presunte previsioni hanno fatto
molto discutere.
Gran parte della sala affrescata è stata danneggiata da saccheggi
avvenuti in passato, ma diverse figure umane e le annotazioni numeriche
dei cicli astronomici si sono conservati molto bene. Le annotazioni
sulle pareti sembrano rappresentare i vari cicli astronomici: il
calendario cerimoniale di 260 giorni; il calendario solare di 365
giorni; il ciclo di 584 giorni del pianeta Venere e il ciclo di 780
giorni di Marte. Secondo i ricercatori quella ritrovata potrebbe essere
anche la stanza di uno scriba: "Per la prima volta si arriva a vedere
quelle che potrebbero essere le annotazioni tenute da uno scriba, il cui
compito era quello di essere il custode dei 'documenti' di una comunità
Maya", osserva Saturno. Gli archeologi sottolineano che uno dei
principali obiettivi dei custodi del calendario Maya era cercare
l'armonia tra gli eventi del cielo e i rituali sacri. E' quindi
probabile che anche i dipinti scoperti a Xultun potrebbero essere stati
realizzati per scopi analoghi.
I ricercatori rilevano inoltre che, "nonostante la credenza popolare,
non vi è alcun segno nei calendari Maya che il mondo finisca nel 2012:
in quella data termina solo uno dei cicli del calendario". "E' come il
contachilometri di una macchina, che si azzera e ricomincia daccapo:
così il calendario Maya termina per poi ricominciare", precisa
l'astronomo americano Anthony Aveni, della Colgate University. "I
simboli scritti dai Maya - conclude Saturno - riflettono una certa
visione del mondo. I Maya predissero che il mondo sarebbe continuato,
ossia che anche a 7.000 anni da oggi i cicli si sarebbero ripetuti sempre nello stesso modo"
Denunciati Van Rompuy, la Merkel, Barroso e altri 2 esponenti per crimini contro l’umanità
Premesso che questa denuncia (Penale) nei confronti di questi 5
criminali è stata studiata nei minimi dettagli per far in modo che non
ci sia scampo o via d’uscita.
La denuncia è stata accettata perché infrange il Trattato “Statuto
Romano” in tutti i punti fatti presenti nella denuncia che corrispondono
a quasi tutti i Trattati formulati e firmati sin dalla prima
Costituzione del Trattato di Lisbona.
La denuncia non è solamente indirizzata contro specifiche persone, ma
contro tutti coloro che hanno firmato l’ESM/EMS, contro la riforma del
Pacchetto Fiscale, contro la Troika e contro il “Piccolo cambiamento”
del AEVU 136.3 (BCE/FMI/ Commissione UE) che è stato approvato in tempi
record dalla maggior parte dei firmatari facenti parte alla UE, anche i
componenti del nostro Governo sono nella lista degli indagati.
Il materiale con le prove schiaccianti è stato raccolto e studiato
minuziosamente in tutti i suoi dettagli per non dare al Procuratore
Generale la Signora “Fatou Bensouda” la possibilità di poter rigettare
la denuncia con false motivazioni o sbagli di crittografia, la denuncia è
stata accettata senza batter ciglio dopo aver constatato che le
motivazioni sono più che veritiere, vista la situazione in cui si
trovano i cittadini Greci ormai senza risorse con la quale possono
continuare a vivere una vita dignitosa e costretti alla violenza per
potersi procurare le materie prime per sopravvivere.
Non c’è bisogno di scrivere i nomi di questi 5 criminali e neanche di
quelli nostrani, anche gli avvoltoi li evitano dato che li riconoscono
dal puzzore che emanano già da 100 miglia di distanza.
La denuncia è stata presentata da una coppia di coniugi Tedeschi e
attivisti per i Diritti Umani: SARAH LUZIA HASSEL REUSING e VOLKER
REUSING.
LISTA DEI DENUNCIATI: 1. Christine Madeleine Odette Lagarde, Geschäftsführende Direktorin des Internationalen Währungsfonds 2. Dr. Angela Dorothea Merkel, Bundeskanzlerin von Deutschland 3. Dr. Wolfgang Schäuble, Bundesfinanzminister von Deutschland 4. José Manuel Durão Barroso, Präsident der Europäischen Kommission 5. Herman Achille Van Rompuy, Präsident des Europäischen Rats”
La coppia si è avvalsa delle testimonianze di cittadini Greci e dei
giornalisti Georgios Trangas, Panagiotis Tzenos, Politici Antonio Prekas
e del Politico Greco Dimitrios Konstantaras (Nea Democratica) che per
diversi mesi hanno girato la Grecia sotto e sopra, hanno presentato
denuncia contro le 5 persone sopra citate, anche il Tribunale
Costituzionale Tedesco è sotto mira dato che già in due precedenti
denunce (12-09-2012 / 26-09-2012) fatte dalla coppia Hassel / Reusing e
dal signor Gauweiler le aveva rigettate aprendo un processo lampo senza
darne le motivazioni, con questa nuova denuncia basata sul “jus cogent”
alti diritti, anche i più scaltri Giuristi sanno cosa vuol dire e le
chance di un rigetto sono NULLE, per questo il tribunale Costituzionale
Tedesco ha deciso di riaprire i due casi chiusi in fretta e furia per
non finire sotto processo come complice di Crimini contro l’Umanità, il
Professore di Diritti Umani e conosciutissimo in tutto il Globo (Peter
Michel Huber) ha assicurato alla coppia denunziante il totale appoggio
di tutte le Organizzazioni Mondiali compreso il suo, logistica e
mantenimento per tutto il periodo della disputa.
La celere carica a freddo un presidio di protesta Oggi
a Livorno abbiamo assistito a un evento mai visto finora e ne siamo
testimoni oculari. Una carica a freddo del reparto celere della polizia
in pieno centro cittadino. Una carica ordinata da colui che guidava il
reparto con odio e provocazione umiliando la digos di Livorno complice
impotente di un nugolo di esaltati. Nelle prossime ore video e foto degli scontri
Ma partiamo dall'inizio. Oggi pomeriggio alle 17.30 era previsto un presidio di protesta per le cariche di ieri sera in occasione delle proteste per la visita di Bersani.
Una
cinquantina di persone si sono ritrovate in piazza Grande e si sono
avviate verso piazza del Municipio. Lì si sono fermate sulla piazzola
davanti al municipio. Improvvisamente dalla zona della Banca d'Italia si
è schierato un reparto celere pronto a intervenire. Il gruppo di
manifestanti si è poi spostato in piazza Grande davanti al Duomo, sempre
senza intralciare il traffico, per spiegare ai passanti col megafono
cosa era successo la sera prima. Infine un piccolo corteo è partito da
piazza Grande per spostarsi in piazza Cavour percorrendo la zona a
traffico limitato di via Cairoli. Un corteo pacifico e comunicativo come
fatti in passato a decine.
Arrivati in paizza Cavour, nella
zona pedonale, sono stati fatti gli ultimi interventi al megafono.
Improvvisamente sono arrivate 3 camionette della polizia e si sono
schierate davanti ai manifestanti sotto la statua di Cavour. Una cosa
incomprensibile visto che il presidio era in zona pedonale e si stava
sciogliendo. Davanti al reparto si è schierato il comandante che con
fare minaccioso e provocatorio ha intimato lo scioglimento del
presidio. Mancavano i 3 squilli di tromba e sembrava di aver fatto un
salto nell'Italia del 1800.
Sono passati circa 5 minuti di
tensione palpabile in cui un manifestante ribadiva al megafono la
natura pacifica e informativa della protesta e invitava tutti alla
calma, oltre a chiedere ai passanti di fermarsi a vedere cosa stava
succedendo. Nel frattempo, infatti, si era creato un anello di curiosi
che assistevano alla scena.
Improvvisamente è partita una carica
che ha colto di sorpresa i manifestanti che erano a mani nude e anche i
curiosi che stavano assistendo alla scena. Un paio di minuti di
cariche feroci con numerosi feriti, fra cui la più grave una donna che
stava urlando "vergogna" ai poliziotti. Colpita violentemente al volto
da una manganellata è stata portata via in una maschera di sangue da
un'ambulanza. Il marito si è allora scagliato contro i poliziotti e
solo la digos è riuscito a fermarlo. Feriti anche numerosi ragazzi e
ragazze che stavano guardando cosa stava succedendo.
Nel
frattempo centinaia di ragazzi e di passanti si sono fermati in piazza
Cavour a urlare il loro sdegno in faccia al reparto celere. Sono seguiti
alcuni minuti di scontri quando la polizia si è ricompattata in mezzo
alla piazza.
Un episodio gravissimo che deve vedere una risposta immediata. Domani è stato convocato un presidio ore 17 in piazza Cavour.
Un presidio che non deve essere proprietà di nessuno ma deve essere una
risposta dell'orgoglio della città contro una repressione cieca e
contro la prepotenza poliziesca. Ma ancora di più è importante esserci
per rivendicare l'agibilità politica in questa città. Un episodio che
affossa definitivamente il concetto di democrazia e diritto al dissenso
in questa città.
La crisi si fa sempre più dura. Ed è giunto il
momento di far vedere che a Livorno non può passare il primo esaltato a
dettare legge. Facciamo vedere chi eravamo e chi saremo. Domani è la
giornata di tutti. E prima o poi di questa situazione dovrà risponderne
anche il primo partito di questa città. red. 1 dicembre 2012 Il comunicato della ex caserma
In
merito alla manifestazione di oggi organizzata dall'ex caserma
occupata e a cui hanno partecipato numerose realtà politiche Livornesi.
Oggi
primo dicembre abbiamo organizzato un presidio di protesta in Piazza
Grande per denunciare l'atteggiamento provocatorio della Polizia e del
Partito Democratico e le successive cariche ingiustificate avvenute alla
stazione marittima il giorno prima. Verso le 18 ci siamo mossi
pacificamente in corteo verso il comune. Dopo pochi metri il dirigente
della questura Paolo Rossi ci ha avvicinato dicendoci (testuali parole)
che se non ci fossimo dispersi ci "avrebbero pestato". Ci siamo successivamente spostati verso piazza Cavour ,sempre in maniera del tutto pacifica.
Una
volta in piazza sono arrivati nuovamente i reparti di celere e dopo
pochi miunuti siamo stati caricati brutalmente dalla statua fino
all'angolo della piazza, di fronte a centinaia di persone inermi. Numerosi feriti portati in ambulanza anche tra i passanti e decine e decine di contusi tra i manifestanti.
Successivamente si è scatenata la rabbia e la protesta di tutti i presenti, increduli di fronte a quella situazione. Non ci interessa il fatto che a Livorno il diritto a manifestare è evidentemente negato. Non ci interessa il fatto che le istituzioni Locali siano evidentemente complici di questa situazione.
Noi
domani saremo in piazza per rivendicare il diritto al dissenso e a
ribadire che la nostra agibilità politica conquistata in anni di
battaglie e mobilitazioni a fianco dei disoccupat*, dei precar*, degli
student*, e di tutti i cittadin* livornesi, non SI METTE IN DISCUSSIONE. Che
lo sappiano i dirigenti dei partiti locali, le istituzioni e
soprattutto i vari sceriffi della questura venuti da fuori che si
permettono di dare ordini nella nostra città..
Portiamo inoltre
la massima solidarietà a tutt* i feriti e contusi e a tutti i cittadin*
presenti in Piazza che per un attimo hanno creduto di vivere in una
qualche dittatura del passato.
Domani, Domenica 2 dicembre, alle 17 tutt* in piazza Cavour. Ex caserma occupata Ed ECCO I VIDEO