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sabato 11 maggio 2013

CANDIDATI SINDACO IN SEDIA A ROTELLE

Candidati sindaco in sedia a rotelle, una "passeggiata" per un futuro migliore


E' l'iniziativa lanciata dal coordinamento delle associazioni dei disabili della città. L'obiettivo? Far capire che la prossima giunta dovrà lottare per l'abbattimento delle barriere architettoniche e una nuova cultura del rispetto 


Ancona: candidati sindaco in sedia a rotelle
Una passeggiata in sedia a rotelle per comprendere, per quanto possibile, che cosa significhi per una persona disabile girare per un centro città sisseminato di barriere architettoniche. E' l'iniziativa messa in campo questa mattina da tutte le associazioni di disabili che appartengono al progetto A.re.a. E che ha visto protagonisti quasi tutti i candidati sindaco per la città di Ancona. Unica assenza quella del candidato Italo D'Angelo. Presente anche Valeria Mancinelli che però, dopo un tortuoso giro intorno a palazzo del Popolo, ha detto di aver compreso a pieno il messaggio della cosa ed è dovuta andare per un altro appuntamento.
Partenza questa mattina alle 11 in piazza 24 Maggio, di fronte al comune. Un gruppo di persone che vivono un handicap che li costringe alla sedia a rotelle, hanno accompagnato i politici in un viaggio fatto di sforzo fisico, sudore, sali e scendi, buche e scale. Pensare che per chi ha una malattia e una disabilità fisica, a quelle difficoltà si aggiungono anche il dolore che si ha per salire un gradito anche minimo e la frustrazione che si prova quando davanti ad uno scivolo c'è parcheggiata una macchina. Proprio come è capitato oggi, quando il gruppo ha dovuto raggiungere l'ingresso posteriore delle Poste centrali in via Piave. Impossibile fare questo perchè c'era la solita auto parcheggiata dove non avrebbe dovuto. Ecco che allora i candidati hanno provato cosa significa dover passare in mezzo alla strada per colpa di qualcuno che non ha rispettato il codice della strada.
La passeggiata è proseguita in piazza Cavour, corso Garibaldi e si è conclusa in piazza Roma. A guidare i candidati Maria Pia Paolinelli, presidente dell'associazione Aniep, che ha mostrato come quasi tutte le attività commerciali, comprese farmacie, ambulatori medici, negozi di abbigliamento siano off limits per chi è in sedia a rotelle. Ma come hanno reagito coloro che si candidano a guidare Ancona e che, in teoria, dovranno risolvere anche queste forme di disuguaglianza sociale?
Marcello Pesaresi: “Non nego che c'era scetticismo da parte mia, ma mi sono accorto dell'esatto contrario. Per quello che posso immaginare, mi sono reso conto di come anche un gradino di un centimetro possa essere un problema”
Matteo Bilei: “Ho provato delle difficoltà e degli ostacoli che non sarebbero stati avvertiti altrimenti. Anche la minima crepa sulla strada diventa un problema”.
Andrea Quattrini: “Un esperienza perché, vista dall'utente, si capisce quante difficoltà ci siano per i  disabili. Noi nel nostro programma nel settore urbanistica abbiamo chiaramente l'attuazione dei Peba”.
David Favia: “Un'esperienza salutare che dovevamo fare perchè un normodotato non si rende conto di quanto la città sia ostile e inadeguata per i disabili”.
Stefano Crispiani: “Molto faticoso e frustrante. Non dobbiamo pensare però che tutto questo sia colpa della politica in generale perchè ci sono dei responsabili che sono quelli che hanno governato la città fino ad oggi”.
Stefano Benvenuti Gostoli: “Mi ha fatto capire che c'è un problema che fino ad oggi non è stato affrontato da nessuno”.
Stefano Tombolini: “Ti senti diverso e vedi che non riesci a fare le cose che gli altri non riescono a fare e che gli altri ti guardano come uno che non sa fare le cose”
Letizia Perticaroli: “Ti senti a disagio. Mi ha fatto riflettere quando ho fatto la rampa del Comune e stavo per cadere in avanti e ho messo un piede a protezione. Poi ho pensato che chi ha una disabilità quel piede non ce lo può mettere”.Ancona: candidati sindaco in sedia a rotelle
Sia chiaro. Nessuno politico è mai stato contrario all'abolizione delle barriere architettoniche e all'adozione del Peba (Piano eliminazione barriere architettoniche). Eppure non è mai stato fatto. Dunque ci sarà il coraggio da parte del prossimo governo e consiglio comunale di lavorare per investire nell'abolizione delle barriere e nell'adeguamento da parte delle attività commerciali private?
Marcello Pesaresi: “Non è solo un problema di soldi. A volte bisogna cambiare la cultura anche degli uffici tecnici”
Matteo Bilei: “Non si tratta solo di soldi perchè andrebbe fatto per legge”.
Andrea Quattrini: “Si deve fare e va fatto”.
David Favia: “Per quanto mi riguarda si”.
Stefano Crispiani: “A monte c'è la mancata applicazioni di leggi che ci sono da 20 anni. Se qualcuno pensa che non ci sono le risorse un sindaco deve avere il coraggio di affrontare qualsiasi lotta per avere quei soldi”.
Stefano Benvenuti Gostoli: “Si perchè costa pochissimo realizzare un percorso che dedicato a disabili e biciclette che tocchi piazza Ugo Bassi, stazione, piazza Cavour e Passetto”.
Stefano Tombolini: “Bisogna incentivare le rampe negli esercizi commerciali con meno burocrazia e tassazione per chi vuole mettere una rampa”.
Letizia Perticaroli: “Dobbiamo avere il coraggio perché è questa la sfida. Una delle lotte che ho fatto in passato è stata quella per l'azzeramento delle liste di attesa per i servizi a domanda
Ancona: candidati sindaco in sedia a rotelle
In una giornata dedicata alla disabilità qualcuno non ha apprezzato l'iniziativa che qualche cittadino ha visto come esibizionista e fuori luogo. C'è stato chi ha commentato: “una pagliacciata”. Ma per alcuni forse non è stato chiaro il fatto che l'iniziativa è stata proprio voluta da quelle associazioni che vivono sulla propria pelle la disabilità. Lo ha spiegato Gianluca Polverini, responsabile del progetto A.Re.A. Che ha detto: “Questa passeggiata è stata organizzata al fine di far vivere in prima persona ciò che molte persone devono affrontare quotidianamente, evidenziando come alcune barriere architettoniche presenti nella nostra città penalizzino le persone con ridotta mobilità. La speranza che nutriamo è che da tale collaborazione possano nascere idee e iniziative che  possano permettere alla città di Ancona e alla sua classe politica di avvinarsi a quella idea di città moderna, aperta e innovativa, ma soprattutto a misura di tutte le persone
Fonte,Suggerita Da Setefano Pagliarini  


BCE COINCIDENZE ???

Letta Presidente del Consiglio e taglio dei tassi Bce: Coincidenze? 

Roma, Francoforte - Pochi giorni fa, in seguito all’insediamento di Enrico Letta alla Presidenza del Consiglio, i vertici Bce hanno annunciato il taglio dei tassi d’interesse del denaro allo 0,5%. Tutti gli organi d’informazione, salvo casi isolati, hanno accolto la notizia con particolare fervore, inducendo l’opinione pubblica a nutrire, per l’ennesima volta, delle false speranze.
Quest’iniziativa, spacciata dai media internazionali come popolare e volta al proletariato, tuttavia non ha niente a che fare con i ceti più bassi della popolazione che continueranno, oggi come prima, a pagare le salate tassazioni sui prestiti ai principali istituti bancari del Paese.
Alla nota trasmessa dalla Bce, infatti, non è stata affiancata nessuna norma volta a regolare i prestiti tra le banche e i contribuenti, mantenendo in vita l’infame sistema di strozzinaggio bancario che, ormai da decenni, distrugge le speranze di milioni di lavoratori. Vedi gli Accordi di Basilea 3 e l’inasprimento contestuale dei coefficienti di riserva patrimoniale bancari decisi nel 2012 con la compiacenza dello stesso Europarlamento.
Non ha motivo di esultare chi ha chiesto un mutuo o qualsiasi altra somma di denaro: il tasso d’interesse, nel suo caso, rimarrebbe invariato, nonostante lo sconto della Bce agli istituti bancari, gli unici che possono giovare dell’attuale situazione economica. Risulta chiaro come il piano di rifinanziamento delle banche stia raggiungendo, nell’ombra, il suo completamento.
Il debito pubblico accumulato grazie agli investimenti sbagliati legati in particolar modo alle banche d’oltremanica e d’oltreoceano, sta spremendo ogni risorsa rimasta nel Vecchio Continente che oggi è costretto ad elargire nuovi ed importanti contributi al sistema finanziario locale e al MES (Fondo Ammazza Stati Permanente).
L’ultima beffa della Bce ha spinto la maggior parte della popolazione Ue ad abboccare all’esca mediatica lanciata negli ultimi giorni, sottolineando come nell’aria sia presente un forte vento di cambiamento. Inutile dire che queste fandonie servono soltanto a distogliere l’opinione pubblica dal nocciolo della questione: queste manovre vanno sempre e soltanto a discapito dei piccoli contribuenti.
Per tacere sul vergognoso caso MES: lo stato in questi giorni, nel silenzio più assoluto dei soliti media di regime, ha versato 2.8 miliardi di euro nel calderone della speculazione bancaria. Somma che si va a sommare ai 40 miliardi finora regalati ai nostri stessi aguzzini.Così, mentre si inneggia a Mario Draghi come nuovo Guru e Messia del sistema economico internazionale, il cittadino medio  continua a vivere tra le proprie disgrazie, costretto al pagamento di debiti mai accumulati.
Convinto che Draghi, condivisore della nostra stessa nazionalità, possa per qualche oscuro motivo venire incontro alla povera gente italiana, l’operaio si regala quel quarto d’ora di pace di fronte al Tg delle 20, prendendosi per i fondelli. Purtroppo la realtà non è questa e, malgrado lo stesso Draghi abbia identificato un segnale di ripresa entro la fine del 2013, si prospettano tempi ancor più cupi.
I mostri del MES e del FMI continuano ad aleggiare indisturbati sulle teste dei contribuenti europei, sempre più poveri e senza speranze. Un tempo in momenti di forte difficoltà, come questo, la politica provvedeva attraverso le proprie istituzioni ad allentare la presa sul cittadino, introducendo delle norme blande atte a garantire un pò di serenità alla popolazione.
Oggi non occorre più farlo: basta essere dei maestri nel mascherare delle notizie cattive con l’abito di quelle buone.



 

BRESCIA ALFANO IN PIAZZACON BERLUSCONI NEL MIRINO I PM

Brescia, Alfano in piazza con Berlusconi.
Nel mirino i pm, il governo non rischia

Manifestazione a sostegno dell'ex premier e contro la persecuzione giudiziaria, ma il centrodestra garantisce il suo sostegno a Letta. Sul palco accanto al Cavaliere ci sarà il ministro dell'Interno e segretario

Il Berlusconi 'di governo' non ferma il Cavaliere 'di lotta' che di fronte all'accerchiamento giudiziario chiama la piazza contro quelle toghe che - dice - "vogliono farmi fuori politicamente". Preso nella morsa dei processi (dopo la conferma della condanna per i diritti Tv e la richiesta di rinvio a giudizio sulla presunta compravendita dei parlamentari si avvicina il giudizio sul caso Ruby), Silvio Berlusconi contrattacca appellandosi al giudizio popolare della piazza. E Brescia è pronta a dargli soddisfazione accogliendolo insieme alla truppa non governativa del Pdl. Verrà infatti rispettato il principio del doppio binario e - come ha assicurato il Cavaliere - il "senso di responsabilità" terrà al riparo il governo. Lo stesso Berlusconi annuncia che al suo fianco ci sarà Angelino Alfano che via Twitter invita tutti a scendere in piazza con il leader del centrodestra.
Nel Pdl hanno garantito: il governo non rischia, non cadrà a causa della manifestazione; e così pure Renato Brunetta: "Se il governo cadrà non sarà per colpa del Pdl ma semmai della sinistra", ha assicurato. D'altra parte nella sua offensiva mediatica anti-pm, Berlusconi lo ha ripetuto infinite volte: l'esecutivo di Enrico Letta non ha nulla di cui preoccuparsi, non verrà neanche sfiorato dalla guerra ingaggiata contro le toghe politicizzate.
Rassicurazioni che però non hanno impedito quel cortocircuito denunciato dal viceministro dell'Interno, il democratico Filippo Bubbico. "Chi ha responsabilità di governo non può scendere in piazza contro un altro potere dello Stato, ma deve per primo essere esempio di equilibrio e coerenza", ha attaccato l'esponente Pd spiegando che in questo "passaggio molto delicato" della nostra vita politica e istituzionale "non  si sente il bisogno di creare ulteriori lacerazioni mettendo in discussione l'operato della magistratura". Per il viceministro "tutte le  forze politiche hanno in questo momento la responsabilità di creare un clima di confronto e collaborazione costruttiva".
Ma il Pdl tira dritto e prepara anche un bis (per lunedì) del sit-in davanti al Tribunale di Milano in concomitanza con la requisitoria sul processo Ruby. E per la vigilia (domenica sera), è fissata la fase due della offensiva mediatica: uno speciale su Canale 5 in prima serata dal titolo 'La guerra dei vent'anni: Ruby, ultimo atto'.

ASSEMBLEA PD RENZINON NON SUBIAMO QUESTO GOVERNO

Assemblea Pd per incoronare Epifani
Renzi: “Non subiamo questo governo”

 Si è aperto a Roma il congresso
che deve eleggere il segretario.
Amarezza Bersani: «In politica
si vince insieme e si perde soli»

 




È iniziata, con l’inno di Mameli, l’assemblea del Pd alla nuova Fiera di Roma. Dopo l’intervento della vice presidente, Marina Sereni, ha preso la parola il segretario dimissionario Pier Luigi Bersani. «Mi prendo solo pochissimi minuti - ha detto Bersani - per un saluto, per un ringraziamento e dopo 4 anni di lavoro fatto insieme, anche per un appello. Non posso né voglio parlare dei compiti del Pd in questa fase crucialissima, toccherà al nostro segretario. Né fare considerazioni retrospettive, avremo modo di farlo. Oggi assolutamente se comprendiamo la delicatezza estrema della situazione, dobbiamo mostrare al Paese che guardiamo avanti». Poi l’amarezza: «La legge della politica è anche che si vince insieme e si perde da soli e bisogna dirlo ai giovani che c’è sempre un dispiacere su queste strada qua».  
RENZI:NON SI REGALI IL GOVERNO A BERLUSCONI  
Prima di pranzo è stato il turno di Matteo Renzi. Dal palco dell’Assemblea il sindaco ha mandato un abbraccio a Guglielmo Epifani, augurandogli buon lavoro. «Ma il traghettatore - ha aggiunto - ci aiuterà se la barca sarà in condizione di reggere». Poi la stoccata al governo: «Non è importante quanto duri, ma che faccia delle cose, compreso la battaglia di Cecile sullo ius soli». «Sul governo - ha sottolineato Renzi - non possiamo ricorrere a mezze parole. È chiaro che non è il nostro governo, lo ha detto pure Enrico Letta». Ma, ha aggiunto, «se non prendi i delusi del centrodestra alle elezioni ti tocca prendere i ministri del centrodestra. Riflettiamo su questo. Per il Pd c’è il rischio wrestling. Ci sono due che si combattono in un’arena iper eccitata ed è tutto finto. Talvolta Pd e Pdl danno questa impressione. A voi piace? A me no. Detto questo sarebbe un errore «subire» il governo, perché si «regalerebbe» a Berlusconi la possibilità di rivendicare a se le cose positive fatte. Allora il governo va «sostenuto con il coraggio delle nostre idee». «Siamo in condizione di dire che l’abolizione del Senato è una priorità? Siamo in grado di dire che la legge elettorale e il finanziamento ai partiti è cornice che dà l’ impressione alla gente che il governo c’è e fa le cose? E tra queste cose è compreso lo ius soli. Perché noi - ha concluso - non ci impuntiamo su Imu ma abbiamo il coraggio delle nostre idee». 
EPIFANI: “HO ACCETTATO PER SPIRITO DI SERVIZIO  
Entro le 13 vanno raccolte le 95 firme necessarie a candidarsi alla segretaria. Per il momento l’unica candidatura in campo sembra essere quella di Guglielmo Epifani. «Ho accettato la candidatura per spirito di servizio, vediamo come va l’assemblea», ha detto lo stesso Epifani entrando all’incontro che si tiene oggi alla Fiera di Roma. A chi gli chiedeva se ci fossero problemi nel Pd, ha replicato che i problemi sono «sopratutto con la propria base». Secondo Epifani è necessario che il partito ritorni «in mezzo alla gente». 
LA PROTESTA DI “OCCUPYPD  
Fuori dal padiglione circa 30 esponenti di OccupyPd, con indosso una maglietta bianca con una scritta che contrasta con il loro numero effettivo («Siamo più di 101») ma che evoca il numero di franchi tiratori che hanno bocciato l’elezione di Prodi al Quirinale. La maglietta viene venduta a due euro e Michele Emiliano, sindaco di Bari, ne ha acquistata una pur non indossandola. Anche i giornalisti sono tenuti a debita distanza: per loro una ampia sala stampa con wi fi, ma divieto di accesso nella sala dove si svolge l’Assemblea. 
PUPPATO RITIRA LA CANDIDATURA  
Questa mattina, intanto, Laura Puppato ha annunciato che non sfiderà Guglielmo Epifani. «Non mi candido alla segreteria del Pd», ha assicurato arrivando all’assemblea nazionale del partito.

CGIL BOOM CIG IN 4 MESI - 2600 EURO A TESTA

Cgil: boom Cig in 4 mesi, -2.600 euro a testa

Allarme Cisl: 178mila posti a rischio

 ROMA  - Nei primi quattro mesi dell'anno sono state autorizzate oltre 365 milioni di ore di cassa integrazione per una media di 530.000 lavoratori coinvolti a zero ore. Lo rileva la Cgil sulla base dei dati Inps spiegando che i lavoratori hanno perso 1,4 miliardi di euro di reddito, in media 2.600 euro a testa.
Nel periodo gennaio-aprile - ricorda la Cgil - si è registrato un aumento del 13,07% sullo stesso periodo del 2012 con 365.037.106 ore autorizzate. Da inizio anno la cig ordinaria ha raggiunto quota 132,8 milioni di ore (+31,48% tendenziale). La cig straordinaria nel primo quadrimestre ha totalizzato 181,5 milioni di ore (+63,84% sullo stesso periodo del 2012). La cassa integrazione in deroga (cigd) ha registrato in quattro mesi appena 50,5 milioni di ore autorizzate con con un calo del 54,41% sullo stesso periodo del 2012 a causa delle difficoltà nel finanziamento dello strumento. I numeri per la cig in deroga secondo il segretario confederale Elena Lattuada "sono lontanissimi dalla media maturata nel 2012, e che è stata tra i 28/29 milioni di ore al mese, che ci segnalano una drammatica emergenza fatta di centinaia di migliaia di lavoratori che non stanno percependo alcun reddito, sebbene ne abbiano diritto. Va posto rimedio, prima che la situazione esploda, autorizzando l'Inps a sanare il pregresso e ad anticipare le coperture fino a certezza delle risorse". Secondo la Cgil "gli interventi che prevedono percorsi di reinvestimento e rinnovamento strutturale delle aziende tornano a diminuire e rappresentano solo il 6,65% del totale dei decreti. Un segnale evidente del progressivo processo di deindustrializzazione in atto nel Paese". La meccanica è ancora il settore dove si è totalizzato il ricorso più alto alla cassa integrazione. Secondo il rapporto della Cgil, infatti, sul totale delle ore registrate nel periodo gennaio-aprile, la meccanica pesa per 126.909.303, coinvolgendo 184.461 lavoratori (prendendo come riferimento le posizioni di lavoro a zero ore). Segue il settore del commercio con 42.281.133 ore di cig autorizzate per 61.455 lavoratori coinvolti e l'edilizia con 40.342.830 ore e 58.638 persone. Se si considera un ricorso medio alla cig, pari cioé al 50% del tempo lavorabile globale (9 settimane), sono coinvolti nel periodo gennaio-aprile 1.061.154 lavoratori in cigo, cigs e in cigd. Se invece si considerano i lavoratori equivalenti a zero ore, pari a 17 settimane lavorative, si determina un'assenza completa dall'attività produttiva per 530.577 lavoratori, di cui 263 mila in cigs e 73 mila in cigd.

CISL, 178.000 POSTI LAVORO A RISCHIO  - Nei primi quattro mesi dell'anno in media sono stati in cig in media 600.000 lavoratori equivalenti a zero ore secondo la Cisl. Ma tra questi circa 178.000 sono i posti "a rischio" ovvero lavoratori che dopo il fermo potrebbero non rientrare in fabbrica o in ufficio. Lo sottolinea la Cisl in una nota che rielabora dati Inps.
GIOVANNINI, NUOVI INTERVENTI PER SICUREZZA SU LAVORO  - Il ministro del Lavoro, Enrico Giovannini ipotizza nuovi interventi sul fronte della sicurezza del lavoro. Lo afferma il ministro in una nota. "I gravissimi infortuni avvenuti negli ultimi giorni - dice - sollecitano tutti ad impegnarsi affinché il tema della salute delle persone e della sicurezza sul lavoro sia sempre più centrale".
"I gravissimi infortuni avvenuti negli ultimi giorni, che hanno determinato la morte di diversi lavoratori - si legge nella nota del ministro - sollecitano tutti ad impegnarsi affinché il tema della salute delle persone e della sicurezza sul lavoro sia sempre più centrale nell'azione delle imprese, del Ministero e di tutto il Governo. Informazione, formazione, prevenzione, ma anche tolleranza zero per tutte le violazioni in materia - precisa Giovannini - devono essere sempre più le direttrici di un'attività coordinata tra gli enti e gli organi preposti, un'attività che deve richiedere tutti gli sforzi possibili perché non si debbano contare vite umane distrutte sul lavoro. A tal fine nei giorni scorsi ho attivato le strutture competenti del Ministero per valutare nuove ipotesi di intervento a breve e a medio termine"

GRILLO DIMEZZARE STIPENDI PARLAMENTARI

Grillo, dimezzare stipendi parlamentari

Appello a Letta: 'Firmi un decreto legge. Estenda la buona pratica introdotta dal M5S a tutti i partiti'

ROMA - "Bene! Bravo! Bis! Ora, signor presidente, firmi un decreto anche per l'abolizione immediata dei rimborsi elettorali e il dimezzamento dello stipendio dei parlamentari". Con queste parole Beppe Grillo si rivolge ad Enrico Letta dal suo blog.
Facciamo un po' di conti. Il MoVimento 5 Stelle rinuncia a: 42 milioni di euro di rimborsi elettorali rifiutati alle ultime elezioni politiche; 5 milioni di euro l'anno derivanti dal dimezzamento dell'indennità parlamentare 3,5 milioni di euro l'anno derivanti dalla rinuncia alle spese generali aggiuntive (informatica, telefoni, taxi) 1,6 milioni di euro l'anno derivanti dalla rinuncia all'indennità di fine mandato; 175mila euro l'anno derivanti dalla rinuncia alle indennità di carica dei presidenti, dei vicepresidenti e dei questori. Quello che resta della diaria di ogni parlamentare. Se tutti i partiti e i parlamentari facessero lo stesso si risparmierebbero centinaia di milioni di euro all'anno. Prima di lei mi sono rivolto senza esito a Bersani. Lei ha il potere di estendere la buona pratica introdotta dal M5S a tutti i partiti. Lo faccia. Firmi il decreto! L'Italia le sarà grata", conclude Grillo

 

BERSANI GUARDARE AVANTI LA SITUAZIONE E'DELICATA

Bersani: guardare avanti, la situazione è delicata

Epifani: 'Ho dato una disponibilità per spirito di servizio'. Puppato: 'No non mi candido' 

Assemblea blindata quella del Pd che oggi è chiamata ad eleggere il segretario del partito: il servizio d'ordine ha infatti tenuto fuori dal padiglione dove si svolgono le Assise i pochi esponenti di OccupyPd presenti, mentre il noto disturbatore Tv Paolini è stato tenuto fuori dal compound della Fiera di Roma. I circa 30 esponenti di OccupyPd indossano una maglietta bianca con una scritta che contrasta con il loro numero effettivo ("Siamo più di 101") ma che evoca il numero di franchi tiratori che hanno bocciato l'elezione di Prodi al Quirinale. La maglietta viene venduta a due euro e Michele Emiliano, sindaco di Bari, ne ha acquistata una pur non indossandola. Anche i giornalisti sono tenuti a debita distanza: per loro una ampia sala stampa con wi fi, ma divieto di accesso nella sala dove si svolge l'Assemblea.
"Oggi, assolutamente, se comprendiamo la delicatezza estrema della situazione dobbiamo mostrare a noi stessi e al Paese che guardiamo avanti". Lo ha detto il segretario dimissionario del Pd, Pier Luigi Bersani, intervenendo all'inizio dell'assemblea del partito e facendo un appello in vista della votazione del nuovo segretario.

"Ho dato una disponibilità per spirito di servizio". Lo ha detto il deputato del Pd, Guglielmo Epifani, che dovrebbe essere il nuovo segretario del Pd eletto oggi, arrivando all'assemblea del partito. Epifani ha ricevuto da alcuni manifestanti di Occupypd, il loro volantino e la maglia. A chi gli chiedeva se ci fossero problemi nel Pd, ha replicato che i problemi sono "sopratutto con la propria base". Secondo Epifani è necessario che il partito ritorni "in mezzo alla gente".

"No". Così la senatrice del Pd, Laura Puppato, replica arrivando all'assemblea del Pd a chi le chiede se si candiderà oggi in alternativa a Guglielmo Epifani. "Spero - dice a proposito del segretario che verrà eletto oggi - che questo traghettatore comprenda come oggi è importante sapere su quale sponda si sta".

di Giovanni Innamorati

Il Pd sfiora il suo ''8 settembre'', cioe' un Assemblea nazionale al buio, ma alla fine trova l'intesa sul nome di Guglielmo Epifani quale segretario-traghettatore che, se oggi avra' il voto dei 1000 delegati, dovra' condurre il partito sino al Congresso di ottobre. E sara' li' che verranno affrontati i nodi della linea politica, sulla quale ci sono visioni antitetiche tra correnti, che pero' non saranno oggetto della discussione dell'Assemblea. In tal senso il premier Enrico Letta sta limando il proprio intervento alle Assise per evitare uno slittamento della discussione sul tema tuttora divisivo delle larghe intese. In queste ore le nubi che si erano addensate negli ultimi giorni si sono diradate, soprattutto perche' si e' andato chiarendo un elemento: l'Assemblea dei 1.000 convocata alla Fiera di Roma non deve anticipare il Congresso, scegliendo un segretario con una linea politica; deve piuttosto eleggere un garante per tutte le componenti. Queste poi si confronteranno con le rispettive mozioni al Congresso, e li' si scioglieranno i nodi. E' cio' che hanno spiegato a tutti i componenti del Comitato preparatore dell'Assemblea, composto dai due vice-presidenti, Marina Sereni e Ivan Scalfarotto, i tre capigruppo Roberto Speranza, Luigi Zanda e David Sassoli, e dal coordinatore dei segretari regionali, Vincenzo Amendola. Ed e' quello che hanno tentato di spiegare ai giovani di OccupyPd, riuniti oggi a Roma, il 'lettiano' Marco Meloni, il 'franceschiniano' Sassoli e alcuni giovani deputati di area bersaniana guidati da Fausto Raciti. L'incontro, pur spigoloso, e' servito per lo meno ad riassorbire i nuovi ''girotondini'' nella dialettica interna al partito. E in questa ottica e' estraneo all'Assemblea anche il documento preparato da Laura Puppato e oggi sottoscritto dal prodiano Sandro Gozi contro le larghe intese, che potrebbe non essere messo nemmeno ai voti. Nell'ottica dunque del traghettatore era stato fatto il nome ''istituzionale'' del capogruppo alla Camera, Roberto Speranza, che aveva pure il vantaggio di essere giovane. Ma l'interessato, nelle riunioni con gli altri componenti del Comitato preparatorio ha spiegato di non essere disponibili: ''sono innamorato del mio mestiere di capogruppo'' ha detto. Si e' puntato allora a tre nomi di esperienza e sempre di garanzia, come quelli di Anna Finocchiaro, Piero Fassino e Guglielmo Epifani. I primi due pero' hanno cariche istituzionali che mal si sposano con il nuovo ruolo per ragioni diverse (presidente della commissione Affari costituzionali del Senato e sindaco di Torino), mentre Epifani puo' conciliare il suo attuale incarico di presidente della commissione Industria della Camera con il ruolo di segretario. Dopo una consultazione tra le varie anime del partito e' emersa una ''ampia convergenza'' sull'ex segretario della Cgil, come hanno detto in una nota i membri del Comitato preparatorio, e al quale spettera' il compito, ha detto Dario Franceschini, di ''sostenere il governo e rilanciare il partito tenendolo unito''. Tutti gli altri nodi, a partire dalla decisione se il futuro segretario dovra' essere anche candidato premier o meno, saranno affrontati a partire da lunedi'.

MURO SHOCK A PISTOIA SPARATE ALLA KYENGE

Muro shock a Pistoia: "Sparate alla Kyenge"

Scritte infamanti contro il ministro dell'lntegrazione: colpite lei invece dei carabinieri

Ancora attacchi contro il ministro per l'Integrazione Cecile Kyenge. "Sparare al ministro Kyenge e non ai Cc" e "Ministro Kyenge fuori dai c.... FN", si legge su un muro a Pistoia. Lo rende noto il Comune che, si spiega, "ha subito mobilitato i cantieri comunali per un'immediata ripulitura" ed ha avvisato le autorità competenti. "Sono scritte volgari e spregevoli dettate dalla paura e dall'odio", ha affermato il sindaco, Samuele Bertinelli.
"Sono frasi che offendono, insieme al ministro Kyenge, tutta la città di Pistoia che quotidianamente coltiva, nelle sue scuole, nelle numerose associazioni di volontariato, nei suoi circoli e nelle sue parrocchie, il progetto di una comunità ispirata ai principi di solidarietà, eguaglianza, libertà e giustizia", ha proseguito il primo cittadino".

"Il ministro Kyenge - aggiunge Bertinelli - ha fatto sua una battaglia civile e culturale che viene da lontano: il riconoscimento della cittadinanza ai figli di migranti nati sul territorio italiano. Ad una cultura violenta e prigioniera del passato, che identifica la comunità di appartenenza sulla base del sangue, se ne contrappone un'altra, democratica e rivolta al futuro, che riconosce parte della nazione chiunque contribuisca, solidalmente, alla sua crescita e scelga di condividerne il destino".
A Macerata indagato coordinatore di Forza Nuova - Il
coordinatore provinciale di Forza Nuova a Macerata, Tommaso Golini, è stato iscritto nel registro degli indagati per lo striscione "Kyenge torna in Congo" affisso due notti fa davanti alla sede maceratese del Pd. Secondo la procura, sarebbe lui l'autore del manifesto contro il ministro dell'Integrazione. Giovedì la Digos ha perquisito la sede di Fn e l'abitazione di Golini. Nel suo garage gli agenti hanno sequestrato un vaso di colla fresca, un pennello, materiale vario di Forza Nuova e alcuni cellulari.

Fonte Tg Com