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domenica 25 novembre 2012

LE POLTRONE DEI PRIVILEGI

     


  

Le poltrone dei privilegi affascinano, seducono, incantano  

Senza pudore questi nostri politici. Il bue chiama cornuto l’asino. Guardano la pagliuzza nell’occhio degli altri e non la trave che è nel loro occhio. Da che pulpito viene la predica… Vivono in mezzo ai privilegi, sono attaccati ai loro privilegi come le cozze allo scoglio, stanno facendo schifo fino all’ultimo con la legge elettorale, per non perdere i loro privilegi, per non doversi alzare dalla poltrona dei privilegi. Hanno approvato tutte le leggi popolo-succhiasangue escogitate dal governo per salvaguardare banche e grandi ricchezze, e poi vengono in Tv e fingono d’arrabbiarsi, fingono di scandalizzarsi poiché il conduttore televisivo non si degna di dire loro quanto guadagna. Così hanno fatto Giorgio Clelio Stracquadanio e Renato Brunetta (bella coppietta) rispettivamente durante le trasmissioni “Servizio pubblico” di Michele Santoro e “L’ultima parola” condotta da Gianluigi Paragone. Il primo politico per l’agitazione è diventato rosso paonazzo, il secondo si dimenava come un maggiolino sottosopra. Per costringere buona parte di questi politici senza pudore a togliere il sedere dalla poltrona dei privilegi, verrebbe voglia di votare per il Movimento 5 Stelle, ma il fatto è che quelle poltrone incantano, affascinano, seducono. Chi ci assicura che una volta che ci si siederanno i nuovi parlamentari del Movimento, non ne resteranno affascinati, sedotti, incantati? L’unica possibilità è far sparire le poltrone dei privilegi, oltre a quelli che attualmente vi si crogiolano.                            


                                                     
                                             

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