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lunedì 4 giugno 2012

CASO ORLANDI, UNA NUOVA PISTA


CASO ORLANDI, UNA NUOVA PISTA: LE TRACCE PORTANO A BOSTON SULLA SCIA DELLO SCANDALO DEI PRETI PEDOFILI    

orlandi_emanuela
Dopo l’apertura della tomba di De Pedis, si apre una nuova pista riguardante la scomparsa di Emanuela Orlandi. Un timbro e un fermo posta di Boston sembrerebbero ricollegare la cittadina vaticana allo scandalo dei preti pedofili e alla bufera che aveva travolto nel 2002 l’arcivescovo Bernard Francis Law, e che coinvolgerebbe anche Mirella Gregori, l’altra ragazza quindicenne scomparsa pochi giorni prima di Emanuela.
A dare indicazione dell’importanza del timbro e del fermo posta che potrebbero essere decisivi per dare una svolta alle indagini è il Corriere della Sera che riporta le ragioni del collegamento dei due elementi (il primo risalente alle rivendicazioni dell’epoca della scomparsa e il secondo venuto alla luce solo 19 anni dopo) con le indagini sui preti pedofili di Boston e con il gruppo Nambla.
Proprio la Kenmore Station da cui partì la lettera su Emanuela e recapito al quale è possibile contattare e il gruppo statunitense, potrebbe essere una delle chiavi per scoprire ulteriori indizi e dettagli.
La pista era stata abbandonata in seguito all’entrata in gioco del Fronte Turkesh, coincisa con il silenzio del cosiddetto “Amerikano” dal quale erano giunte una lettera all’indirizzo del Papa e una in un furgone Rai (sulla quale compare proprio il timbro della Kinmore Station) che faceva chiaro riferimento ad Emanuela.