Riforme. Ritocchi al Porcellum entro luglio   
Correzione del Porcellum "entro l'estate" e via al percorso delle 
riforme costituzionali, che si chiudera' in ogni caso con un referendum 
confermativo. Il primo passo e' compiuto. La maggioranza trova un 
accordo, per nulla scontato, sul metodo ma continua ad essere divisa nel
 merito. Comunque,intraprende l'impervio cammino che dovrebbe portare 
non solo ad archiviare la legge elettorale 'porcata', ma anche ad 
ammodernare la parte seconda della Costituzione.
Sul successo delle riforme, avverte Enrico Letta, si gioca la vita 
del governo e della legislatura. La partita all'interno della 
maggioranza entra ora nel vivo. L'intesa viene raggiunta in un vertice 
di primo mattino a Palazzo Chigi. Letta, con il vicepremier Alfano e i 
ministri Quagliariello e Franceschini, riunisce i capigruppo della 
maggioranza. Fin dal suo insediamento il premier ha legato il mandato 
del suo governo all'orizzonte delle riforme.
Adesso, con un invito ai partiti a "sminare" il lavoro da proposte e 
polemiche divisive, incassa il via libera alla 'road map'. L'obiettivo 
e' condurre in porto quella riforma complessiva delle istituzioni di cui
 si dibatte, sottolinea Quagliariello, "da trent'anni". E tornare a 
votare con una nuova legge elettorale che, promette Letta, "non 
derivera" in alcun modo dal Porcellum. Intanto, pero', anche per 
"rispondere alle richieste della Consulta" si introdurranno correzioni 
al sistema di voto attuale per eliminarne gli effetti distorsivi.
Il percorso, dunque. Si parte il 29 maggio, quando in Parlamento, 
presente Letta, si discuteranno le mozioni che disegneranno il cammino 
delle riforme. Centrale sara' il ruolo di un 'Comitato dei 40', i cui 
componenti saranno scelti nelle commissioni Affari costituzionali di 
Camera e Senato, con rappresentanza proporzionale di tutti i gruppi. Nei
 tempi necessari a istituire il Comitato (serve legge costituzionale), 
si riunira' una commissione di esperti nominata dal governo, con compiti
 consultivi: il suo lavoro sara' la base della proposta di riforma che 
il governo presentera' alle Camere.
Ma anche i cittadini, a partire dai giovani, saranno coinvolti con 
una "grande consultazione" on-line che partira' prima dell'estate. Forma
 di governo (con apertura al semipresidenzialismo), superamento del 
bicameralismo perfetto, riduzione di deputati e senatori, revisione del 
sistema delle autonomie e legge sui partiti, sono alcuni degli 
interventi indicati dal ministro Quagliariello in audizione alla Camera.
 La riforma complessiva dovra' essere scritta dal 'Comitato dei 40', 
mentre il via libera finale spettera' alle assemblee congiunte di Camera
 e Senato.
Poi, annunciano i ministri, qualunque sia la maggioranza "ci sara' un
 referendum confermativo" su quesiti autonomi, per evitare che il no su 
un punto faccia cadere tutto l'impianto. Capitolo a parte, e 
particolarmente delicato, la legge elettorale. Nell'attesa di una 
riforma complessiva legata alla forma di governo, la maggioranza da' 
l'ok a un "intervento di salvaguardia" entro l'estate, per 
"sterilizzare" il Porcellum ed evitare una bocciatura della Corte 
costituzionale. Nel merito pero' le posizioni tra Pd e Pdl appaiono in 
partenza molto distanti.
Il Pdl infatti spinge per una soglia del 40% al premio di 
maggioranza, che produrrebbe un sistema sostanzialmente proporzionale. 
Il Pd, al cui interno preme un ampio fronte per il ritorno al 
Mattarellum, con Guglielmo Epifani dice no al proporzionale, che 
creerebbe una "palude" di ingovernabilita'. Il ministro Quagliariello 
iniziera' gia' questa settimana gli incontri con i partiti (anche 
d'opposizione) per trovare un accordo sulle modifiche al Porcellum.
Ma il governo sarebbe pronto a presentare una propria proposta, nel 
caso di impasse. Intanto la volonta' di essere protagonisti di una 
legislatura costituente si traduce anche nell'iniziativa della 
presidente della Camera Laura Boldrini per portare in Aula dopo l'estate
 la riforma dei regolamenti parlamentari. Obiettivo, accelerare l'iter 
dei provvedimenti senza che il Parlamento sia "schiacciato" dal governo. 
Quagliariello: la modifica del Porcellum aiuta le riforme  

 
"Non fare le riforme sarebbe il fallimento di questa classe dirigente 
che verrebbe travolta": è l'avvertimento del ministro Quagliariello che 
annuncia una proposta del governo anche dopo un confronto con 
l'opposizione. Evidenzia che dal 29 maggio si entrera' nel merito e 
avvisa: Se qualcuno tenta di cincischiare lo denuncero'. Poi apre 
all'elezione diretta del capo dello Stato. 
Le posizioni sulle 
modifiche al Porcellum tra i partiti della maggioranza sono "diverse" ma
 oggi "c'e' stato un primo confronto che mira ad arrivare a una 
soluzione che possa portare a varare prima della pausa estiva un 
provvedimento che metta in sicurezza l'attuale normativa e renda 
certamente costituzionale il sistema vigente e cosi' agevoli il sistema 
complessivo di riforme costituzionali". Lo ha detto il ministro delle 
Riforme Gaetano Quagliariello, nel corso dell'audizione in commissione.
"In
 nessun modo una disciplina dello statuto dei partiti politici può 
diventare elemento condizionante la possibilità stessa di movimenti o 
associazioni di partecipare alla competizioni elettorali". Così il 
ministro delle Riforme Gaetano Quagliariello.
Riduzione deputati e senatori"Ampiamente
 condivisa e' la riduzione del numero dei Parlamentari. Il problema si 
pone autonomamente ma dovra' trovare una soluzione coerente con la 
riforma del nostro assetto bicamerale". Cosi' il ministro. "A mio 
avviso, l'obiettivo deve essere quello di un allineamento agli standard 
europei nel rapporto parlamentari-elettori, operando una forte riduzione
 del numero degli attuali deputati e degli attuali senatori che andranno
 a comporre la nuova Camera politica".
Smascherare istinti conservatori"Il
 rischio che vedo nelle polemiche di questi giorni e' che le obiezioni 
rispetto alla definizione di un metodo speciale di approvazione delle 
riforme, alcune fondate altre strumentali, nascondano una malcelata idea
 che sia meglio non riformare nulla". Cosi' Quagliariello. "Ma questa 
strategia di dissimulazione dei piu' profondi istinti conservatori deve 
essere smascherata. Se qualcuno ritiene" che la Costituzione non vada 
modificata "lo dica chiaramente e si apra il confronto pubblico sul 
punto". 
Necessario regolamentare lobby"Segnalo
 la necessita' di una regolamentazione dell'attivita' di lobbying, in 
grado di evitare ingiuste demonizzazioni ma anche di scongiurare che 
l'attivita' dei gruppi di pressione possa indebitamente inquinare la 
vita democratica e alterare la concorrenza". 
Abolire finanziamenti partitiSi
 impone una "rivisitazione dei costi della politica e in particolare dei
 suoi meccanismi di finanziamento". Ma "la democrazia ha un costo che, 
per una sua parte incomprimibile, non puo' essere disconosciuto". 
"Se
 dunque da un lato deve essere abrogata l'attuale legge sul 
finanziamento ai partiti, dall'altro e' necessario definire nuovi 
meccanismi che rendano tale costo sostenibile". 
Epifani: "Porcellum modificato, Parlamento ingovernabile" 
"Se si andasse al voto con Porcellum modificato si avrebbe un 
Parlamento proporzionale, quindi ingovernabile". Lo ha detto Guglielmo 
Epifani, parlando della nuova legge elettorale nel suo intervento al 
gruppo del Pd della Camera, a poche ore dal vertice di maggioranza che 
questa mattina ha messo in cantiere modifiche al Porcellum entro 
l'estate, una 'clausola di salvaguardia' nel caso di voto anticipato a 
breve.
"Di questo credo sia giusto investire la Direzione nazionale del partito", ha aggiunto il segretario del Pd. 
Fiducia
 "Dobbiamo avere piu' fiducia in noi stessi", ha poi detto, secondo 
quanto viene riportato, Guglielmo Epifani. "Il Governo - ha aggiunto - 
non può fare miracoli, non ha un euro, bisogna che lo dica".
Pd con un leader candidato e uno segretario 
E' 
opportuno separare la figura del segretario da quella del candidato 
premier, il fatto che siano unificate "non mi convince", ha spiegato 
Epifani all'Assemblea del gruppo del Pd.
Candidati e Congresso
"Le
 regole le abbiamo gia' cambiate", ha spiegato il segretario del Pd 
riferendosi alla modifica statutaria per la candidatura di Matteo Renzi.
 Il punto, per Epifani, è si va verso "un congresso degli iscritti", 
però "penso ad una base elettorale non
ristrettissima". Anche senza 
primarie, "si trovera' il modo di non far votare solo gli iscritti". La 
proposta di Epifani, a quanto riferito, è di scegliere per l'elezione 
del segretario un modello simile a quello delle primarie del 2012. 
Primarie dunque non limitate agli iscritti ma aperte a chi si registra a
 un albo.
Coerenza
Durante il suo intervento di fronte al 
gruppo dei deputati del Pd, il segretario Guglielmo Epifani, secondo 
quanto viene riferito da alcuni partecipanti, avrebbe fatto riferimento 
all'importanza per il Pd di rivendicare la propria identita' e avrebbe 
sottolineato che quando si sceglie di avanzare una proposta o un disegno
 di legge questo va poi
difeso. Durante questo passaggio avrebbe fatto riferimento anche
alla questione dell'ineleggibilita' di Berlusconi sottolineando
che questo "e' un tema gia' affrontato altre volte".
Caduta piaciuta
Epifani ha anche replicato a Maurizio Crozza che ieri sera, nella copertina di Ballaro',
aveva
 ironizzato sulla caduta del segretario del Pd qualche giorno fa a un 
comizio ad Avellino. "Ringrazio tutti per la preoccupazione, in 
particolare il bravissimo Maurizio Crozza, ma saper cadere permette di 
rialzarsi più forti e determinati", ha scritto su Facebook.