OFFSHORE LEAKS, EVASIONE FISCALE / I supericchi organizzati in cartello: scandalo evasione nei paradisi fiscali
"Offshore leaks", i paradisi fiscali dei super ricchi, ultime notizie Lecce - Un
monito pesante ai paradisi fiscali che “accettano o nascondono" per i
quali "Ci saranno conseguenze" arriva dal portavoce della commissione
Europa, Olivier Bailly.
Nel commentare le anticipazioni di quello
che sulla falsariga della più celebre Wikileaks, è stato soprannominato
'Offshoreleaks' a seguito delle rivelazioni dello Icij (Internationat
Consortium of Investigative Journalism), ha ricordato come l’evasione
fiscale "ogni anno nella Ue arriva a 1.000 miliardi l'anno" e ha
sottolineato "una posizione molto ferma" contro le frodi fiscali e "a
dicembre ha presentato ai 27 un pacchetto di trenta misure" ma "è ancora
in attesa di risposta dagli stati".
Le conclusioni del rapporto
Icij sui paradisi fiscali, infatti, sono inquietanti: "Funzionari
governativi e loro familiari e associati in Azerbaijan, Russia, Canada,
Pakistan, Filippine, Thailandia, Canada, Mongolia e altri Paesi si sono
uniti per l'uso di compagnie private e account bancari"."I super-ricchi
hanno usato strutture offshore per possedere ville, yacht, capolavori
artistici e altri beni guadagnando vantaggi fiscali nell'anonimato non
disponibile per la gente comune".
Da evidenziare che il "Guardian", è
il giornale che assieme ad altri 36 in tutto nel mondo, ha pubblicato
in data odierna i nomi di personalità di varie nazionalità che hanno
operato con strutture offshore per mettere le proprie ricchezze al
riparo dal fisco dei rispettivi paesi. Il quotidiano britannico ha
tuttavia precisato nel citare i nomi che "non si suggerisce
automaticamente che abbiano infranto la legge".
L’indagine in
questione è stata redatta a seguito d’informazioni riservate ottenute
dall'Icij (Internationat Consortium of Investigative Journalism), ed
emergono nomi, a volte illustri, legati ai paesi più disparati, le cui
società sono state create in uno dei paradisi fiscali più noti ed
utilizzati: le Isole Vergini britanniche.
Tra i nomi indicati vi
sono Jean-Jaques Auger, co-tesoriere per la campagna elettorale del
presidente francese Francois Hollande; l'ex ministro della Finanza
mongolo, Bayartsogt Sangajav, il presidente dell'Azerbaijan e la sua
famiglia; la moglie dell'ex primo ministro russo, Olga Shuvalova; il
marito di una senatrice canadese; il governatore provinciale filippino e
figlia dell'ex presidente Ferdinand Marcos, Maria Imelda Marcos
Manotoc; la baronessa spagnola Carmen Thyssen-Bornemisza, nota
collezionista d'arte e la statunitense Denise Rich, ex moglie di una già
controversa figura, il trader del petrolio Marc Rich.
È evidente che se vi sono tanti nomi illustri che costituiscono la punta di un iceberg cui solo ora l’Ue
ha deciso di porre i ripari, è giunta l’ora anche per l’Italia di fare
altrettanto anziché tartassare i cittadini che sono i soliti noti sotto
la continua scure del fisco.