MENTANA SCAPPA DA TWITTER, MA QUANDO IL GIOCO SI FA DURO SI DEVE DURARE
Quando il gioco si fa duro i duri cominciano a giocare.
O almeno dovrebbero. Se non scelgono invece di scappare e di astenersi
dalla lotta. Come ha preannunciato di volere fare l’ottimo Enrico
Mentana. E questo detto sui duri va modificato per i social network, in
tempi di comunicazione integrale, in questa maniera: “se e quando il
gioco su twitter o su facebook si fa duro, i veri duri devono imparare a durare”. Invece Mentana ci fa sapere che se ne vuole andare perché troppi lo insultano facendosi schermo di identità false o presunte tali. Sembra un po’ di sentire Grillo che si lamentava dei trolls
quando qualcuno osava manifestare un pensiero in dissenso. Mentana, che
in tv è uno dei migliori in quanto a prontezza di riflessi e a onestà
intellettuale, come può assumere adesso questa posizione vittimista, filo “boldrinista”
si potrebbe dire, solo perché qualche imbecille lo insulta? Perché
questi personaggi pubblici si sentono in pericolo quando constatano di
non potersi sottrarre a questo odio generalizzato verso tutto e tutti
diffuso anche in politica tramite i profeti della anti politica? Gli
stessi che poi vengono regolarmente ospitati, quando non pagati, dai
programmi televisivi della stessa rete di cui Mentana fa parte? Oggi su “libero” Selvaggia Lucarelli
giustamente fa notare che se qualcuno fa un fotomontaggio nudo della
Boldrini si trova la polizia postale a casa mentre se invece promette a
lei uno stupro di gruppo, o lo auspica o incita altri a farsi venire
l’idea, allora a nessuno importa niente. Siccome la Boldrini è buonista e la Lucarelli tendenzialmente “stronzista”, come d’altronde è la cifra semantica del giornale per cui lavora, allora una va presa sul serio e tutelata e l’altra no?
Rovesciando il paragone, se si è
deprecata per Grillo l’idea di nascondersi dietro i trolls che a suo
dire lo perseguitano, lo insultano e seminano zizzania nella sua
simpatica setta dell’antipolitica militante, allora perché oggi non si
dovrebbe dire al grande, e sottolineo grande, Mentana di non fare lo
stesso errore? Se lui si cancella da twitter stia sicuro che gli insulti
continueranno anzi raddoppieranno. Mentre tutti noi che lo apprezziamo
faticheremmo farci una ragione della sua fuga. Che però non è per la
vittoria.
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