L'incontro Kerry-Bonino:
"Italia sulla strada giusta"
Alla Siria: "Pace o caos"
Damasco: "Ci difenderemo"
Il segretario di Stato americano, John Kerry, a Roma ha avvertito che
senza l’avvio di un processo di riconciliazione in Siria “c'è il rischio
che le armi chimiche cadano in mani sbagliate". Bonino: "Crisi siriana
durata già troppo a lungo"Il segretario di Stato americano, John Kerry, ha avvertito che senza l’avvio di un processo di riconciliazione in Siria “c'è il rischio che le armi chimiche cadano in mani sbagliate”. “Sappiamo che il corso delle cose in Siria
non è sostenibile”, ha osservato il capo della diplomazia Usa nel corso
di una conferenza stampa alla Farnesina con il ministro degli Esteri,
Emma Bonino, “e se non ci sarà una leadership e un processo di
riconciliazione seguiranno solo distruzione, un peggioramento della
crisi umanitaria con un rafforzamento degli estremisti e la possibilita’
che armi chimiche cadano in mani sbagliate”.
Posso annunciare oggi a nome degli Stati uniti un altro impegno in
Siria: altri 100 milioni di dollari per l’assistenza umanitaria, per 1,4
milioni di profughi che sono già al di fuori della Siria e diverse
migliaia di sfollati che sono all’interno”. L’eventuale consegna di missili russi ‘’A-300’’ alla Siria sarebbe ‘’potenzialmente destabilizzante, soprattutto per Israele’’. Gli Usa ‘’non vorrebbero che la Russia desse assistenza militare ad Assad’’.
CONDOGLIANZE ALL'ITALIA - “Esprimo qui le nostre condoglianze alle vittime e al popolo italiano”.
Lo ha detto John Kerry riferendosi all’incidente che si è verificato
nel porto di Genova. Kerry ha parlato in italiano, mostrando una certa
familiarità con la lingua. Poi il segretario di Stato si è soffermato
sulla situazione economica del nostro Paese: “L’Italia è sulla strada
giusta e vogliamo incoraggiare l’Italia in questo percorso”. Kerry ha
poi ringraziato l'Italia "per il suo aiuto fondamentale nella crisi siriana, in particolare all’opposizione, e nell’assistenza ai profughi”.
BONINO - La crisi in Siria necessita di una soluzione rapida,
“bisogna fare presto, lo richiede la situazione, e anche le tragedie
umane”. Lo ha spiegato il ministro degli Esteri Emma Bonino, durante la
conferenza stampa congiunta alla Farnesina con il segretario di Stato
Usa, John Kerry. La guerra in Siria, ha detto Bonino, “è già durata troppo a lungo, occorre evitare una propagazione nei paesi vicini, un allargamento del conflitto che diventerebbe difficile da controllare”.
DAMASCO - La Siria replicherà immediatamente e con durezza ad un nuovo
attacco israeliano contro il suo territorio. Lo ha ribadito il
viceministro degli esteri di Damasco Faysal Moqdad:’’Sono state date istruzioni per rispondere immediatamente a ogni nuovo attacco israeliano’’.
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