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giovedì 9 maggio 2013

IMU CE' L'IMPEGNO PER IL RINVIO / SACCOMANNI

Il ministro del Tesoro: «Imu, c'è l'impegno per il rinvio» 

Nel giorno del Consiglio dei ministri che ha visto slittare nuovamente l'approvazione del decreto contenente la sospensione dell'Imu e le misure per la Cassa integrazione, il ministro del Tesoro Saccomanni ha fatto il punto della situazione.
«Il Cdm ha fatto un avvio della discussione sui due punti all'ordine del giorno: il problema del rinvio della rata dell'Imu di giugno prossimo e della Cig che deve essere rifinanziata», ha spiegato Saccomanni alla trasmissione Otto e mezzo, ribadendo che «c'è l'impegno a sospendere la rata dell'Imu».
Per il ministro, inoltre, «c'è l'impegno a ridefinire la materia riguardante la tassazione sulle proprietà immobiliari entro 100 giorni dalla data di scadenza della prima rata».
IL NODO DEGLI ESERCIZI COMMERCIALI. Tra i nodi da sciogliere, il pagamento della tassa da parte degli esercizi commerciali, capannoni industriali e alberghi. «Pagheranno la rata di giugno dell'Imu», ha detto il titolare di via XX Settembre, che ha aggiunto: «Ci sono alcune cose che stiamo esaminando che riguardano per esempio certi immobili agricoli utilizzati come abitazione anche se fanno parte di impresa agricola». Sarebbe proprio questo tema ad aver richiesto il rinvio dell'ok al decreto «perché servivano dati precisi». Anche se stando ad alcune voci di Palazzo, pare che il motivo della frenata tecnica sul decreto sia da attribuire alla ricerca della copertura della misura.
«NESSUN PROVVEDIMENTO AFFRETTATO». Per questi motivi, il governo vuole »intervenire con cognizione di causa, evitando provvedimenti affrettati», ha spiegato Saccomanni, per il quale «su Imu e Cig abbiamo preso l'impegno a chiudere entro la prossima riunione del Consiglio dei ministri: può essere anche domenica (12 maggio, ndr) nell'ambito di questo 'ritiro spirituale' che dobbiamo fare».
«RIFINANZIAMENTO PER LA CIG». Per quanto riguarda la Cig, « il provvedimento che abbiamo iniziato a discutere prevede un rifinanziamento, l'importo lo vedremo poi, ma è significativo per dare concreto sollievo alle situazioni di tensione su questo fronte».
È previsto che vengano utilizzati «fondi già stanziati nell'ambito del bilancio per il ministero del lavoro e per altri ministeri. Fondi che non sono stati impegnati». Con l'obiettivo di arrivare in tempi non troppo lunghi a un ridisegno del comparto degli ammortizzatori sociali, nell'ambito dei quali «ricollocheremo diversamente i fondi».
«NESSUNA AUMENTO DELLE TASSE». Smentita poi l'ipotesi di una nuova manovra. «Credo di no» ha risposto Saccomanni, che ha escluso anche «un nuovo aumento delle tasse» e «nel modo più assoluto» un prelievo forzoso.
«L'ITALIA NON RISCHIA IL DEFAULT». In ogni caso, «l'Italia non rischia un default a ottobre, come teme Grillo, né dopo». Dopo aver ricordato la crisi che il Paese ha vissuto negli ultimi decenni, il ministro ha sottolineato come un momento di «particolare tensione» sia stata la fine del 2011: «Ora la situazione è completamente diversa».
«ESODATI? PROBLEMA NON IMMEDIATO». Intervenendo alla trasmissione di La7, il ministro dell'Economia ha toccato anche le altre emergenze. Sul nodo degli esodati, ha spiegato, «non c'è un problema immediato ma piuttosto nel 2014, e si tratta di un problema di ricognizione esatta dei fabbisogni». Per questo motivo, «su questo interverremo in un secondo momento».
E slitta ancora anche la questione dei costi della politica. Il Consiglio dei ministri, infatti, come anticipato dal premier Letta, aveva all'ordine del giorno anche l'eliminazione dello stipendio dei ministri aggiuntivo rispetto all'indennità parlamentare.

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