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sabato 11 maggio 2013

BERSANI GUARDARE AVANTI LA SITUAZIONE E'DELICATA

Bersani: guardare avanti, la situazione è delicata

Epifani: 'Ho dato una disponibilità per spirito di servizio'. Puppato: 'No non mi candido' 

Assemblea blindata quella del Pd che oggi è chiamata ad eleggere il segretario del partito: il servizio d'ordine ha infatti tenuto fuori dal padiglione dove si svolgono le Assise i pochi esponenti di OccupyPd presenti, mentre il noto disturbatore Tv Paolini è stato tenuto fuori dal compound della Fiera di Roma. I circa 30 esponenti di OccupyPd indossano una maglietta bianca con una scritta che contrasta con il loro numero effettivo ("Siamo più di 101") ma che evoca il numero di franchi tiratori che hanno bocciato l'elezione di Prodi al Quirinale. La maglietta viene venduta a due euro e Michele Emiliano, sindaco di Bari, ne ha acquistata una pur non indossandola. Anche i giornalisti sono tenuti a debita distanza: per loro una ampia sala stampa con wi fi, ma divieto di accesso nella sala dove si svolge l'Assemblea.
"Oggi, assolutamente, se comprendiamo la delicatezza estrema della situazione dobbiamo mostrare a noi stessi e al Paese che guardiamo avanti". Lo ha detto il segretario dimissionario del Pd, Pier Luigi Bersani, intervenendo all'inizio dell'assemblea del partito e facendo un appello in vista della votazione del nuovo segretario.

"Ho dato una disponibilità per spirito di servizio". Lo ha detto il deputato del Pd, Guglielmo Epifani, che dovrebbe essere il nuovo segretario del Pd eletto oggi, arrivando all'assemblea del partito. Epifani ha ricevuto da alcuni manifestanti di Occupypd, il loro volantino e la maglia. A chi gli chiedeva se ci fossero problemi nel Pd, ha replicato che i problemi sono "sopratutto con la propria base". Secondo Epifani è necessario che il partito ritorni "in mezzo alla gente".

"No". Così la senatrice del Pd, Laura Puppato, replica arrivando all'assemblea del Pd a chi le chiede se si candiderà oggi in alternativa a Guglielmo Epifani. "Spero - dice a proposito del segretario che verrà eletto oggi - che questo traghettatore comprenda come oggi è importante sapere su quale sponda si sta".

di Giovanni Innamorati

Il Pd sfiora il suo ''8 settembre'', cioe' un Assemblea nazionale al buio, ma alla fine trova l'intesa sul nome di Guglielmo Epifani quale segretario-traghettatore che, se oggi avra' il voto dei 1000 delegati, dovra' condurre il partito sino al Congresso di ottobre. E sara' li' che verranno affrontati i nodi della linea politica, sulla quale ci sono visioni antitetiche tra correnti, che pero' non saranno oggetto della discussione dell'Assemblea. In tal senso il premier Enrico Letta sta limando il proprio intervento alle Assise per evitare uno slittamento della discussione sul tema tuttora divisivo delle larghe intese. In queste ore le nubi che si erano addensate negli ultimi giorni si sono diradate, soprattutto perche' si e' andato chiarendo un elemento: l'Assemblea dei 1.000 convocata alla Fiera di Roma non deve anticipare il Congresso, scegliendo un segretario con una linea politica; deve piuttosto eleggere un garante per tutte le componenti. Queste poi si confronteranno con le rispettive mozioni al Congresso, e li' si scioglieranno i nodi. E' cio' che hanno spiegato a tutti i componenti del Comitato preparatore dell'Assemblea, composto dai due vice-presidenti, Marina Sereni e Ivan Scalfarotto, i tre capigruppo Roberto Speranza, Luigi Zanda e David Sassoli, e dal coordinatore dei segretari regionali, Vincenzo Amendola. Ed e' quello che hanno tentato di spiegare ai giovani di OccupyPd, riuniti oggi a Roma, il 'lettiano' Marco Meloni, il 'franceschiniano' Sassoli e alcuni giovani deputati di area bersaniana guidati da Fausto Raciti. L'incontro, pur spigoloso, e' servito per lo meno ad riassorbire i nuovi ''girotondini'' nella dialettica interna al partito. E in questa ottica e' estraneo all'Assemblea anche il documento preparato da Laura Puppato e oggi sottoscritto dal prodiano Sandro Gozi contro le larghe intese, che potrebbe non essere messo nemmeno ai voti. Nell'ottica dunque del traghettatore era stato fatto il nome ''istituzionale'' del capogruppo alla Camera, Roberto Speranza, che aveva pure il vantaggio di essere giovane. Ma l'interessato, nelle riunioni con gli altri componenti del Comitato preparatorio ha spiegato di non essere disponibili: ''sono innamorato del mio mestiere di capogruppo'' ha detto. Si e' puntato allora a tre nomi di esperienza e sempre di garanzia, come quelli di Anna Finocchiaro, Piero Fassino e Guglielmo Epifani. I primi due pero' hanno cariche istituzionali che mal si sposano con il nuovo ruolo per ragioni diverse (presidente della commissione Affari costituzionali del Senato e sindaco di Torino), mentre Epifani puo' conciliare il suo attuale incarico di presidente della commissione Industria della Camera con il ruolo di segretario. Dopo una consultazione tra le varie anime del partito e' emersa una ''ampia convergenza'' sull'ex segretario della Cgil, come hanno detto in una nota i membri del Comitato preparatorio, e al quale spettera' il compito, ha detto Dario Franceschini, di ''sostenere il governo e rilanciare il partito tenendolo unito''. Tutti gli altri nodi, a partire dalla decisione se il futuro segretario dovra' essere anche candidato premier o meno, saranno affrontati a partire da lunedi'.

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