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sabato 11 maggio 2013

BRESCIA ALFANO IN PIAZZACON BERLUSCONI NEL MIRINO I PM

Brescia, Alfano in piazza con Berlusconi.
Nel mirino i pm, il governo non rischia

Manifestazione a sostegno dell'ex premier e contro la persecuzione giudiziaria, ma il centrodestra garantisce il suo sostegno a Letta. Sul palco accanto al Cavaliere ci sarà il ministro dell'Interno e segretario

Il Berlusconi 'di governo' non ferma il Cavaliere 'di lotta' che di fronte all'accerchiamento giudiziario chiama la piazza contro quelle toghe che - dice - "vogliono farmi fuori politicamente". Preso nella morsa dei processi (dopo la conferma della condanna per i diritti Tv e la richiesta di rinvio a giudizio sulla presunta compravendita dei parlamentari si avvicina il giudizio sul caso Ruby), Silvio Berlusconi contrattacca appellandosi al giudizio popolare della piazza. E Brescia è pronta a dargli soddisfazione accogliendolo insieme alla truppa non governativa del Pdl. Verrà infatti rispettato il principio del doppio binario e - come ha assicurato il Cavaliere - il "senso di responsabilità" terrà al riparo il governo. Lo stesso Berlusconi annuncia che al suo fianco ci sarà Angelino Alfano che via Twitter invita tutti a scendere in piazza con il leader del centrodestra.
Nel Pdl hanno garantito: il governo non rischia, non cadrà a causa della manifestazione; e così pure Renato Brunetta: "Se il governo cadrà non sarà per colpa del Pdl ma semmai della sinistra", ha assicurato. D'altra parte nella sua offensiva mediatica anti-pm, Berlusconi lo ha ripetuto infinite volte: l'esecutivo di Enrico Letta non ha nulla di cui preoccuparsi, non verrà neanche sfiorato dalla guerra ingaggiata contro le toghe politicizzate.
Rassicurazioni che però non hanno impedito quel cortocircuito denunciato dal viceministro dell'Interno, il democratico Filippo Bubbico. "Chi ha responsabilità di governo non può scendere in piazza contro un altro potere dello Stato, ma deve per primo essere esempio di equilibrio e coerenza", ha attaccato l'esponente Pd spiegando che in questo "passaggio molto delicato" della nostra vita politica e istituzionale "non  si sente il bisogno di creare ulteriori lacerazioni mettendo in discussione l'operato della magistratura". Per il viceministro "tutte le  forze politiche hanno in questo momento la responsabilità di creare un clima di confronto e collaborazione costruttiva".
Ma il Pdl tira dritto e prepara anche un bis (per lunedì) del sit-in davanti al Tribunale di Milano in concomitanza con la requisitoria sul processo Ruby. E per la vigilia (domenica sera), è fissata la fase due della offensiva mediatica: uno speciale su Canale 5 in prima serata dal titolo 'La guerra dei vent'anni: Ruby, ultimo atto'.

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