VOTA ANTONIO....... LA TRIPPA ....

lunedì 29 aprile 2013

ISTAT STIPENDI ANCORA FERMI

Istat, stipendi ancora fermi 

Retribuzioni ferme a marzo. Le retribuzioni contrattuali restano infatti invariate rispetto a febbraio, aumentando dell'1,4% su base annua. A rilevarlo è l'Istat.
Il dato tendenziale, nonostante la frenata dei prezzi, rimane comunque sotto l'inflazione (all'1,6%), ma il divario si restringe ancora (pari a 0,2 punti percentuali). Con marzo diventano due i mesi consecutivi con crescita congiunturale pari a zero, con il rialzo annuo fermo all'1,4%.
Ecco dunque che il primo trimestre 2013 resta freddo, con un incremento pari solo all'1,4%. Tornando a marzo, a fronte di un aumento tendenziale medio dell'1,4%, i settori che presentano gli incrementi maggiori sono: alimentari bevande e tabacco (3,6%); tessili, abbigliamento e lavorazioni pelli (2,8%); acqua e servizi di smaltimento rifiuti (2,6%). Si registrano, invece, variazioni nulle per il comparto delle telecomunicazioni e in tutta la pubblica amministrazione.
Con riferimento ai principali macrosettori , a marzo le retribuzioni orarie contrattuali segnano un incremento tendenziale dell'1,8% per i dipendenti del settore privato, mentre restano ferme per quelli della pubblica amministrazione. In prospettiva, fa sapere l'Istat, l'indice per dipendente delle retribuzioni contrattuali per l'intera economia, proiettato per tutto l'anno sulla base delle disposizioni definite dai contratti in vigore alla fine di marzo, registrerebbe nel 2013 un incremento dell'1,2%.
Con riferimento al semestre aprile-settembre 2013, in assenza di rinnovi, il tasso di crescita tendenziale dell'indice generale sarebbe dell'1,2%, come media delle variazioni mensili che si ridurrebbero gradualmente dall'1,3% di aprile all'1,0% di settembre. In particolare, guardando ai diversi accodi, nei prossimo mesi scadono le intese che riguardano il settore della moda e dei pubblici esercizi e alberghi.
Sempre a marzo , infine, restano in attesa di rinnovo 44 accordi (15 appartenenti nella Pa) relativi a circa 5,3 milioni di dipendenti (2,9 mln nel pubblico). La quota di dipendenti che aspetta il rinnovo e' pari al 40,8%, in riduzione rispetto a febbraio a seguito dell'entrata in vigore di tre rinnovi contrattuali. Tra gli accordi monitorati dall'Istat, infatti, sono state recepite le intese energia e petrolio, energia elettrica e Rai, mentre nessun contratto è scaduto.  

Nessun commento:

Posta un commento