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domenica 28 aprile 2013

GOVERNO :MARONI NON AVRA' VITA LUNGA

Governo: Maroni, Non avra' vita lunga

Cosi' il segretario al termine della segreteria politica leghista. 'Fatti passi indietro' 

"Secondo me non avrà vita lunga": lo ha detto Roberto Maroni parlando con i giornalisti del nuovo governo Letta. Al termine della segreteria politica leghista, durata circa mezz'ora, rispetto agli scorsi giorni "sono stati fatti passi indietro - ha detto - nonostante l'apertura di credito della Lega a Letta".
GOVERNO: MARONI, POSIZIONI FINORA MOLTO NEGATIVE - Quello di Enrico Letta "é un governo che non rappresenta il nord e ha già espresso posizioni e proposte che mi paiono molto negative soprattutto sull' immigrazione". Lo ha detto il segretario della Lega Roberto Maroni, parlando con i giornalisti in via Bellerio e confermando la decisione della Segreteria Politica in vista del dibattito parlamentare: "Se lunedì non avremo risposte concrete sui nostri punti, fatalmente la Lega sarà all'opposizione di questo governo".
In generale, la valutazione della segretaria politica leghista, è che ci siano troppi pochi ministri del nord Italia. "Un governo in cui il nord non c'é, ma che, come ha detto Patroni Griffi, guarda al sud", ha osservato Maroni dopo avere spiegato di non apprezzare alcune idee sull'immigrazione. Ci sono però tre eccezioni: "Alfano - ha detto il leader del Carroccio - è una nota positiva, a garanzia della continuità nella lotta alla mafia. Nota positiva insieme a quelle di Lupi e Delrio". Maroni ha spiegato ai giornalisti che avrebbe preferito che quest'ultimo fosse nominato ministro dell'Economia. Detto questo, come ministro per gli Affari Regionali e delle autonomie, "mi auguro - ha aggiunto - che dia corso subito al suo impegno come presidente dell'Anci alla cancellazione del patto di stabilità per i Comuni". Al netto di queste tre eccezioni, ha dunque concluso, "il resto mi pare piuttosto deludente", compresa la nomina di Flavio Zanonato allo Sviluppo Economico: "Letta ci aveva garantito che in quel posto avrebbe nominato un ministro 'chiavi in mano', l'impressione invece è che questo ministro dovrà prima imparare e capire. Con questa crisi mi pare non sia stata l'idea migliore".

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