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mercoledì 15 maggio 2013

ISFOL CRESCONO I CONTRATTI A TERMINE CROLLANO A TEMPO INDETERMINATO

Isfol: «Crescono i contratti a termine, crollano a tempo indeterminato». CGIL: Evidenti guasti riforma Fornero 

Tra ottobre e dicembre 2012 si è registrata una ripresa dei contratti a tempo determinato saliti del +3,7% rispetto al terzo trimestre dello stesso anno mentre la quota di assunzioni con contratti a termine dal gennaio 2012 fino al dicembre dello stesso anno è salita dal 62,1% al 66,8%.
In ripresa, nel IV trimestre 2012, anche i contratti di apprendistato, +5,2% mentre in deciso calo sono state le 'attivazioni' a tempo indeterminato, diminuite del 5,7%, "in linea con l'andamento congiunturale negativo"; i contratti di collaborazione, -9,2%, e quelli di lavoro intermittente, -22,1%.
E' un report dell'Isfol a fotografare così la dinamica dei rapporti di lavoro all'interno del monitoraggio effettuato periodicamente sulla riforma Fornero.
Quanto alle cessazioni, il rapporto registra un aumento dello 0,6%, come sintesi tra una diminuzione costante del numero di cessazioni richieste dal lavoratore e la crescita di quelle dovute alla volontà del datore di lavoro.
I dati sul monitoraggio dell’Isfol, relativi alle comunicazioni obbligatorie del IV trimestre 2012, dimostrano che “non serve liberalizzare ulteriormente i contratti a termine, che crescono del 3,7%, mentre crollano le altre forme contrattuali”. E’ quanto afferma il Segretario Confederale della CGIL, Serena Sorrentino, che chiede al ministro del Lavoro di “aprire una riflessione seria sui guasti della legge 92, soprattutto guardando al tanto citato tema dell’occupazione giovanile”.
Secondo quanto diffuso dall'Isfol nel monitoraggio sulla riforma Fornero, infatti, a fronte di un aumento del 3,7% de i contratti a termine, si registra un calo del 9,2% per le collaborazioni e del 3,3% per i contratti a tempo indeterminato su base annua. In calo anche le “attivazioni” di rapporti di lavoro pari al 5,8%, mentre aumentano dello 0,6% le “cessazioni”. Proprio sottolineando quest'ultimo dato, Sorrentino aggiunge che “se non vogliamo una nuova ondata di licenziamenti occorre rifinanziare gli ammortizzatori in deroga, non solo la CIG ma anche la mobilità e i contratti di solidarietà”.
Riferendosi, infine, alle indiscrezioni secondo le quali il governo sembrerebbe orientato a reperire una parte di risorse sottraendole allo 0,30 della formazione continua e dalla produttività, il Segretario della CGIL chiede di “trovare un finanziamento adeguato che non sottragga risorse al lavoro e dia certezza a tutti gli oltre 500mila lavoratori coinvolti" e che “si diano disposizioni all’Inps di anticipare le risorse che il governo potrà coprire quando si troverà una soluzione adeguata e sostenibile”.
Nel concludere Sorrentino ribadisce che “non si possono lasciare centinaia di migliaia di famiglie tra incertezza e mancanza di reddito”.

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