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mercoledì 15 maggio 2013

DALLA LEGGE SULLA REICHSBANK DEL 15/06/1939

Dalla “Legge sulla Reichsbank” del 15/06/1939 alla “dichiarazione di guerra” del 3/09/1939  


Gli avvenimenti relativi al secondo conflitto mondiale ed il completo controllo della cultura, dell’informazione, delle comunicazioni da parte dei “liberatori” hanno occultato per molti decenni questo evento di portata storica.
Ovviamente a guerra finita, le potenze occupanti fra i primi atti emanati hanno provveduto a eliminare quest’anomalia bancario/finanziaria /monetaria tedesca e riprendendo il controllo dell’emissione monetaria….
Ciascuno dei “liberatori/occupanti” provvide autonomamente per la zona di sua competenza ma tutti certamente in stretto coordinamento collaborativi… quantomeno temporale… :
Gli americani con la Legge n. 60 del 1° marzo 1948 (Militärregierung Deutschland, Amerikanisches Kontrollgebiet, Gesetz Nr. 60 vom 1. Marz 1948);
Gli inglesi con l’Ordinanza n. 129, del 1° marzo 1948 (Militärregierung Deutschland, Britisches Kontrollgebiet, Verordnung Nr. 129 vom 1. März 1948);
I francesi con l’Ordinanza 203 del 26 marzo 1949 (Militärregierung Deutschland, Französisches KontroUgebiet, Verordnung Nr. 203 vom 26. März 1949).
Come ormai sanno perfettamente i nostri lettori tutte le guerre sono promosse, istigate, favorite, e finanziate dai banchieri e dalle loro banche … fin dall’avvento della “moneta”…..
Infatti, come abbiamo già raccontato in altri interventi, la crisi post prima guerra mondiale della Germania, che poi aveva portato alla Repubblica di Weimar ed al cui meschino crollo aveva gettato la Germania nella fame più totale… ne uscì mediante al noto escamotage messo in atto da Hjalmar Schacht, ministro del tesoro di Hitler dal 1933 al 1938, alla fine dimessosi per contrasti operativi con Hitler… Viene il fondatissimo sospetto che questi contrasti e dissidi altro non provenissero se non dalla intenzione di Hitler di nazionalizzare l’emissione della moneta con tutte le caratteristiche in questa legge descritti… soprattutto esente da SIGNORAGGIO …cosa che a Schacht, ebreo, correligionario, collega ed affine della grande finanza anglo-americana della City e di Wall Street (per quanto di sentimenti certamente leali verso la Germania) non poteva tollerare.
Ma a Schacht probabilmente fino a che si trattava di rimettere in sesto l’economia a la vita sociale tedesca stava bene di coglionare, con il più o meno consapevole beneplacito di almeno parte della squadra degli usurai,… la cosa poteva essere accettabile ed infatti se ne occupava proprio lui… quando si fosse trattato, come si trattava,… di affrancarsi completamente dalla tirannia dell’usura… la cosa non andava bene… e guarda caso … un uomo rotto a tutte le esperienze come Schacht… ha un improvviso rigurgito di dignità e  da le dimissioni (accettate – da Hitler) e guarda caso… immediatamente Hitler assume su di sé il portafoglio del ministero del tesoro… e qualche mese dopo fa emanare la legge che adesso vedremo… e cacchio… Gran Bretagna, Francia e Stati uniti…. Che fino ad allora si erano fatti prudentemente i fatti loro (neppure facendo propaganda interventista)… se ne erano infatti strafottuti delle disgrazie dell’Austria e della Cecoslovacchia, …. improvvisamente però si risvegliano magicamente dal torpore del sonno eterno al suono della solita parolina….. “SIGNORAGGIO”… e…. istintivamente sentono l’imperiosa chiamata alla armi …. Ufficialmente per “morire per Danzica” …..Ma noi oggi sappiamo esattamente come sono andati i fatti…. Ed il motivo era il rischio che se il Terzo Reich fosse sopravvissuto abbastanza a lungo avrebbe distrutto l’incastellatura tanto pazientemente costruita in questi secoli di lavorio sotterraneo facendo conoscere al mondo la truffa del Signoraggio…. Però questo purtroppo non è successo .--- hanno vinto loro e hanno seppellito tutto sotto una coltre di stronzate…. Ora sono drammaticamente passati settant’anni e siamo vicini a ripetere di nuovo gli stessi errori……
Ecco perché esistiamo noi… per divulgare ai quattro venti il nostro urlo di disperata conoscenza che ancora non trapela dalle “secrete stanze” e per cui il “popolino” schiavo non sapendo non può correttamente decidere ed agire…. Lo vediamo in questi giorni di marasma politico… in cui la gente disperata sa per certo che la stanno prendendo per il culo… ma non sa cosa decidere per mancanza di informazioni fondate e certe. Io ed AlbaMediterranea… e tutti gli altri amici faremo tutto quanto di lecito in notro potere per divulgare quanto più possibile quello che è giusto e necessario che tutti correttamente conoscano.
Ed infatti a vera motivazione della fase più violenta dell’evoluzione della seconda guerra mondiale… è l’emanazione di questa legge
Ed ecco la traduzione dei primi sei articoli :
Il governo del Reich ha approvato la seguente legge, che viene così emanata :
I. Forma giuridica e Incombenze
(1) La Banca Tedesca del Reich fa capo direttamente al Führer e Cancelliere del Reich. (2) È persona giuridica di diritto pubblico con sede a Berlino. Può istituire delle filiali.
I compiti della Banca Tedesca del Reich derivano dalla sua posizione di banca d’emissione del Reich. Essa sola ha il diritto di emettere banconote. Deve inoltre regolamentare le transazioni e le operazioni finanziarie in Germania e all’estero. Deve anche provvedere alla utilizzazione dei mezzi economici disponibili dell’economia tedesca nel modo più appropriato per l’interesse collettivo e politico-economico.
II. Direzione e Amministrazione
(1) La Banca Tedesca del Reich è diretta e amministrata dal presidente e dagli altri componenti del comitato direttivo, secondo le disposizioni e con la supervisione del Führer e Cancelliere del Reich. (2) Nel comitato direttivo della Banca del Reich, è il presidente che prende le decisioni.
Il Führer e Cancelliere nomina il presidente della banca e gli altri componenti del comitato direttivo. Egli decide la durata del loro incarico. Gli stipendi, gli assegni di aspettativa, le pensioni e le pensioni di guerra del presidente della banca e degli altri componenti del comitato direttivo, vengono definiti da un contratto con la Banca Tedesca del Reich. II contratto necessita dell’approvazione del Führer e Cancelliere del Reich. Il Führer e Cancelliere del Reich può rimuovere il presidente della banca e gli altri componenti del comitato direttivo in qualsiasi momento, nel rispetto della salvaguardia dei diritti contrattuali.

 

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