BOTTA E RISPOSTA, GRILLO: COLPO DI STATO. LETTA: INSULTA PERCHE’ NON HA ARGOMENTI
E’ scontro tra il Presidente del Consiglio Enrico Letta e Beppe Grillo.
“C’é stato un golpe, un colpo di Stato. Ci hanno messo in un angolo, si
sono riuniti in quattro in una notte a fare verifiche: questa è la continuazione dell’agenda Monti”
ha detto il comico genovese. Parole definite “inaccettabili” dal
premier. “si ricordi che quando ha usato la parola colpo di stato, una
giornalista cilena gli ha spiegato che cosa è veramente un colpo di
stato, facendogli fare una figuraccia” ha ricordato Letta dopo
l’incontro con Schulz. Il Presidente del Consiglio bacchetta Grillo
dicendo che “ferisce le istituzioni del nostro Paese. Ma le nostre sono istituzioni legittime e sono la rappresentanza popolare”.
Il premier critica anche i modi che
utilizza il fondatore del M5S. “Grillo la butta sull’insulto personale”
perché “non ha molti argomenti: lui insulta, io voglio occuparmi di
problemi del Paese”. Letta tocca poi le grane interne al movimento
grllino, sottolineando che mentre il governo taglia lo stipendio dei
ministri lui fa “fatica” a imporre ai Parlamentari la restituzione della
diaria.
GRILLO CONTRO LO IUS SOLI: PRIMA PARLARNE CON L’UE. POI REFERENDUM
Il leader del Movimento 5 Stelle Beppe Grillo
si schiera contro lo Ius Soli. “In Europa non è presente, se non con
alcune eccezioni estremamente regolamentate” scrive il comico genovese
in un intervento sul suo blog, il quale propone un referendun qualora si
volesse varare una legge. “Una decisione che può cambiare nel tempo la geografia del Paese non può essere lasciata a un gruppetto di parlamentari” spiega.
Per Grillo, da quanto affermano gli
esponenti della sinistra, “non è chiaro quali siano le condizioni che
permetterebbero a chi nasce in Italia di diventare ipso facto cittadino
italiano. Lo ius soli se si è nati in Italia da genitori stranieri e si
risiede ininterrottamente fino a 18 anni è già un fatto acquisito. Chi
vuole al compimento del 18simo anno di età può decidere di diventare
cittadino italiano”.
Il fondatore del M5S puntualizza inoltre che “lo ius soli dovrebbe essere materia di discussione e di concertazione con gli Stati della UE. Chi entra in Italia – conclude – entra in Europa”.
Ha suonato l’adunata oggi Beppe
Grillo e ha chiamato a raccolta tutti i suoi parlamentari, nella più
istituzionale delle sedi Palazzo Montecitorio.
La riunione si è resa necessaria
probabilmente perché i parlamentari 5stelle dovevano essere presi per il
colletto e riportati in carreggiata. Questo almeno lasciano pensare i
tempi, infatti era stato da poco votato il “referendum” sulla diaria che per il 48% dei “cittadini” in Parlamento andava restituito secondo coscienza.
Grillo inizia l’incontro nel suo tipico
stile da comizio “Fanculo i soldi!”, aggiungendo anche che “Non si fa la
cresta su ciò che non è rendicontato”, “metteremo nomi e cognomi di chi
vuol tenersi i soldi”. Una sorta di black list, quindi, la lista dei cattivi che si vogliono tenere i soldi o almeno una parte di essi.
Tutto questo in tipico stile grillino
viene riportato nella diretta twitter dell’incontro. E quindi a twitter e
a chi a twittato viene imputato il fraintendimento sulla black list, stando a quanto riporta al termine della riunione il deputato Alessandro Funari.
Non solo soldi però, Grillo ha parlato
anche del governo: “Il governo non regge. L’opinione pubblica sta
cambiando. Cercano di dimostrare che siamo come gli altri.” Per poi
passare all’autocelebrazione del Movimento “Abbiamo fatto la più grande rivoluzione di questo Paese, d’Europa e forse del mondo.”
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