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giovedì 23 maggio 2013

RIFORME .RITOCCHI AL PORCELLUM ENTRO LUGLIO

Riforme. Ritocchi al Porcellum entro luglio   

Correzione del Porcellum "entro l'estate" e via al percorso delle riforme costituzionali, che si chiudera' in ogni caso con un referendum confermativo. Il primo passo e' compiuto. La maggioranza trova un accordo, per nulla scontato, sul metodo ma continua ad essere divisa nel merito. Comunque,intraprende l'impervio cammino che dovrebbe portare non solo ad archiviare la legge elettorale 'porcata', ma anche ad ammodernare la parte seconda della Costituzione.
Sul successo delle riforme, avverte Enrico Letta, si gioca la vita del governo e della legislatura. La partita all'interno della maggioranza entra ora nel vivo. L'intesa viene raggiunta in un vertice di primo mattino a Palazzo Chigi. Letta, con il vicepremier Alfano e i ministri Quagliariello e Franceschini, riunisce i capigruppo della maggioranza. Fin dal suo insediamento il premier ha legato il mandato del suo governo all'orizzonte delle riforme.
Adesso, con un invito ai partiti a "sminare" il lavoro da proposte e polemiche divisive, incassa il via libera alla 'road map'. L'obiettivo e' condurre in porto quella riforma complessiva delle istituzioni di cui si dibatte, sottolinea Quagliariello, "da trent'anni". E tornare a votare con una nuova legge elettorale che, promette Letta, "non derivera" in alcun modo dal Porcellum. Intanto, pero', anche per "rispondere alle richieste della Consulta" si introdurranno correzioni al sistema di voto attuale per eliminarne gli effetti distorsivi.
Il percorso, dunque. Si parte il 29 maggio, quando in Parlamento, presente Letta, si discuteranno le mozioni che disegneranno il cammino delle riforme. Centrale sara' il ruolo di un 'Comitato dei 40', i cui componenti saranno scelti nelle commissioni Affari costituzionali di Camera e Senato, con rappresentanza proporzionale di tutti i gruppi. Nei tempi necessari a istituire il Comitato (serve legge costituzionale), si riunira' una commissione di esperti nominata dal governo, con compiti consultivi: il suo lavoro sara' la base della proposta di riforma che il governo presentera' alle Camere.
Ma anche i cittadini, a partire dai giovani, saranno coinvolti con una "grande consultazione" on-line che partira' prima dell'estate. Forma di governo (con apertura al semipresidenzialismo), superamento del bicameralismo perfetto, riduzione di deputati e senatori, revisione del sistema delle autonomie e legge sui partiti, sono alcuni degli interventi indicati dal ministro Quagliariello in audizione alla Camera. La riforma complessiva dovra' essere scritta dal 'Comitato dei 40', mentre il via libera finale spettera' alle assemblee congiunte di Camera e Senato.
Poi, annunciano i ministri, qualunque sia la maggioranza "ci sara' un referendum confermativo" su quesiti autonomi, per evitare che il no su un punto faccia cadere tutto l'impianto. Capitolo a parte, e particolarmente delicato, la legge elettorale. Nell'attesa di una riforma complessiva legata alla forma di governo, la maggioranza da' l'ok a un "intervento di salvaguardia" entro l'estate, per "sterilizzare" il Porcellum ed evitare una bocciatura della Corte costituzionale. Nel merito pero' le posizioni tra Pd e Pdl appaiono in partenza molto distanti.
Il Pdl infatti spinge per una soglia del 40% al premio di maggioranza, che produrrebbe un sistema sostanzialmente proporzionale. Il Pd, al cui interno preme un ampio fronte per il ritorno al Mattarellum, con Guglielmo Epifani dice no al proporzionale, che creerebbe una "palude" di ingovernabilita'. Il ministro Quagliariello iniziera' gia' questa settimana gli incontri con i partiti (anche d'opposizione) per trovare un accordo sulle modifiche al Porcellum.
Ma il governo sarebbe pronto a presentare una propria proposta, nel caso di impasse. Intanto la volonta' di essere protagonisti di una legislatura costituente si traduce anche nell'iniziativa della presidente della Camera Laura Boldrini per portare in Aula dopo l'estate la riforma dei regolamenti parlamentari. Obiettivo, accelerare l'iter dei provvedimenti senza che il Parlamento sia "schiacciato" dal governo. 
Quagliariello: la modifica del Porcellum aiuta le riforme  
"Non fare le riforme sarebbe il fallimento di questa classe dirigente che verrebbe travolta": è l'avvertimento del ministro Quagliariello che annuncia una proposta del governo anche dopo un confronto con l'opposizione. Evidenzia che dal 29 maggio si entrera' nel merito e avvisa: Se qualcuno tenta di cincischiare lo denuncero'. Poi apre all'elezione diretta del capo dello Stato.
Le posizioni sulle modifiche al Porcellum tra i partiti della maggioranza sono "diverse" ma oggi "c'e' stato un primo confronto che mira ad arrivare a una soluzione che possa portare a varare prima della pausa estiva un provvedimento che metta in sicurezza l'attuale normativa e renda certamente costituzionale il sistema vigente e cosi' agevoli il sistema complessivo di riforme costituzionali". Lo ha detto il ministro delle Riforme Gaetano Quagliariello, nel corso dell'audizione in commissione.
"In nessun modo una disciplina dello statuto dei partiti politici può diventare elemento condizionante la possibilità stessa di movimenti o associazioni di partecipare alla competizioni elettorali". Così il ministro delle Riforme Gaetano Quagliariello.
Riduzione deputati e senatori"Ampiamente condivisa e' la riduzione del numero dei Parlamentari. Il problema si pone autonomamente ma dovra' trovare una soluzione coerente con la riforma del nostro assetto bicamerale". Cosi' il ministro. "A mio avviso, l'obiettivo deve essere quello di un allineamento agli standard europei nel rapporto parlamentari-elettori, operando una forte riduzione del numero degli attuali deputati e degli attuali senatori che andranno a comporre la nuova Camera politica".
Smascherare istinti conservatori"Il rischio che vedo nelle polemiche di questi giorni e' che le obiezioni rispetto alla definizione di un metodo speciale di approvazione delle riforme, alcune fondate altre strumentali, nascondano una malcelata idea che sia meglio non riformare nulla". Cosi' Quagliariello. "Ma questa strategia di dissimulazione dei piu' profondi istinti conservatori deve essere smascherata. Se qualcuno ritiene" che la Costituzione non vada modificata "lo dica chiaramente e si apra il confronto pubblico sul punto".
Necessario regolamentare lobby"Segnalo la necessita' di una regolamentazione dell'attivita' di lobbying, in grado di evitare ingiuste demonizzazioni ma anche di scongiurare che l'attivita' dei gruppi di pressione possa indebitamente inquinare la vita democratica e alterare la concorrenza".
Abolire finanziamenti partitiSi impone una "rivisitazione dei costi della politica e in particolare dei suoi meccanismi di finanziamento". Ma "la democrazia ha un costo che, per una sua parte incomprimibile, non puo' essere disconosciuto".
"Se dunque da un lato deve essere abrogata l'attuale legge sul finanziamento ai partiti, dall'altro e' necessario definire nuovi meccanismi che rendano tale costo sostenibile". 

Epifani: "Porcellum modificato, Parlamento ingovernabile" 
"Se si andasse al voto con Porcellum modificato si avrebbe un Parlamento proporzionale, quindi ingovernabile". Lo ha detto Guglielmo Epifani, parlando della nuova legge elettorale nel suo intervento al gruppo del Pd della Camera, a poche ore dal vertice di maggioranza che questa mattina ha messo in cantiere modifiche al Porcellum entro l'estate, una 'clausola di salvaguardia' nel caso di voto anticipato a breve.
"Di questo credo sia giusto investire la Direzione nazionale del partito", ha aggiunto il segretario del Pd.
Fiducia
"Dobbiamo avere piu' fiducia in noi stessi", ha poi detto, secondo quanto viene riportato, Guglielmo Epifani. "Il Governo - ha aggiunto - non può fare miracoli, non ha un euro, bisogna che lo dica".
Pd con un leader candidato e uno segretario
E' opportuno separare la figura del segretario da quella del candidato premier, il fatto che siano unificate "non mi convince", ha spiegato Epifani all'Assemblea del gruppo del Pd.
Candidati e Congresso
"Le regole le abbiamo gia' cambiate", ha spiegato il segretario del Pd riferendosi alla modifica statutaria per la candidatura di Matteo Renzi. Il punto, per Epifani, è si va verso "un congresso degli iscritti", però "penso ad una base elettorale non
ristrettissima". Anche senza primarie, "si trovera' il modo di non far votare solo gli iscritti". La proposta di Epifani, a quanto riferito, è di scegliere per l'elezione del segretario un modello simile a quello delle primarie del 2012. Primarie dunque non limitate agli iscritti ma aperte a chi si registra a un albo.
Coerenza
Durante il suo intervento di fronte al gruppo dei deputati del Pd, il segretario Guglielmo Epifani, secondo quanto viene riferito da alcuni partecipanti, avrebbe fatto riferimento all'importanza per il Pd di rivendicare la propria identita' e avrebbe sottolineato che quando si sceglie di avanzare una proposta o un disegno di legge questo va poi
difeso. Durante questo passaggio avrebbe fatto riferimento anche
alla questione dell'ineleggibilita' di Berlusconi sottolineando
che questo "e' un tema gia' affrontato altre volte".
Caduta piaciuta
Epifani ha anche replicato a Maurizio Crozza che ieri sera, nella copertina di Ballaro',
aveva ironizzato sulla caduta del segretario del Pd qualche giorno fa a un comizio ad Avellino. "Ringrazio tutti per la preoccupazione, in particolare il bravissimo Maurizio Crozza, ma saper cadere permette di rialzarsi più forti e determinati", ha scritto su Facebook.

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