GIOVANI, IN ITALIA 2 MLN 250 MILA GIOVANI NON STUDIANO NÉ LAVORANO. NEL 2012 +5% DISOCCUPAZIONE
Di Nina Petrilli
– Il tasso di disoccupazione giovanile in Italia cresce ancora e il
Belpaese vanta tra l’altro la più alta quota di ‘neet’ in Europa. A
rilevarlo è l’Istat che rende noti i dati del Rapporto annuale 2013, dal quale emerge che sono arrivati a 2 milioni 250 mila nel 2012
i giovani tra i 15 e i 29 anni che non lavorano né studiano. La cifra è
pari al 23,9 % del totale ovvero circa uno su quattro. I numeri sono
espansi dal 2011 di quasi 5 punti percentuali e rispetto al 2008 i
disoccupati si sono aumentati di oltre un milione di unità, da 1,69 a
2,74 milioni. A crescere è stata soprattutto la disoccupazione di lunga durata,
cioè le persone in cerca di lavoro da almeno 12 mesi (+675.000 unità)
che oggi costituiscono il 53% del totale (a fronte di una media UE del
44,4%).
I più colpiti dalla crisi occupazionale
sono stati i giovani con titolo di studio più basso: si è innalzato di
5,2 punti percentuali infatti il numero di disoccupati con la licenza
media. Quanto alla possibilità di trovare lavoro al termine degli studi,
pare che solo il 57,6 % dei laureati e diplomati d’Italia lavora entro
tre anni dalla conclusione del proprio percorso formativo. E è
importante considerare che la quota differisce dalla media europea di
ben 19 punti percentuali (Ue 77%)
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