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lunedì 13 maggio 2013

MARONI LA KYENGE ESTARANEA A MILANO UN PAZZO

Maroni: la Kyenge estranea, a Milano un pazzo

Il governatore della Lombardia: "Le proposte della ministra per l'Integrazione non c'entrano con il ghanese che ha seminato il terrore con il piccone". Intanto uno dei feriti, un 21enne, è ancora gravissimo. Polemiche sulla richiesta di soccorso alle forze dell'ordine, scattata solo 1 ora e mezza dop

Per il governatore della Lombardia, Roberto Maroni, il ghanese che sabato mattina ha seminato il terrore a colpi di piccone "è un pazzo". "Io non faccio alcun collegamento tra le proposte della ministra Kyenge e l'episodio di Milano" dice in un'intervista a "Repubblica". Detto questo Maroni precisa che "lo ius soli non passerà mai. In Parlamento su questa proposta il governo potrebbe saltare".
"Parole Kyenge messaggio a immigrazione clandestina" - Nell'intervista, Roberto Maroni prosegue sottolineando che "l'immigrazione è un tema che chi ha responsabilità di governo dovrebbe maneggiare con cura. Lo dico da ex ministro dell'Interno". Sulla ministra prosegue: "Al netto di tutte le buone intenzioni, quando si mandano messaggi così forti è inevitabile che qualcosa succeda". Poi spiega: "Appena insediata, la ministra Kyenge ha parlato di abolizione del reato di clandestinità e di ius soli. E le sue parole sono rimbalzate immediatamente là dove si origina l'immigrazione clandestina. Insomma le organizzazioni che prosperano sul traffico degli immigrati hanno capito che potevano riprendere le loro attività criminali".
Un 21enne gravissimo in rianimazione - Intanto, il quartiere di Niguarda è sconvolto per il fatto che in un'ora e mezza all'alba ha visto Mada "Adam" Kabobo, il ghanese irregolare e con precedenti, di 31 anni, aggirarsi per le strade e colpire le prime cinque persone che ha incontrato prima con una spranga e poi con un piccone. Sotto i suoi colpi è morto Alessandro Carolè, disoccupato di 40 anni, mentre sono rimasti feriti gravemente Ermanno Masini, di 64 anni e Daniele Carella, di 21. Quest'ultimo, colpito con picconate alla schiena, al collo e alla parte occipitale del capo, è stato sottoposto a una lunga operazione chirurgica e continua a trovarsi, in condizioni gravissime, in rianimazione neurologica all'ospedale di Niguarda. Francesco Niro, un operaio di 50 anni ferito alla testa a sprangate, è stato dimesso dall'ospedale in mattinata. Più lievi le ferite di un commesso di 23 anni.
Il sindaco Pisapia: "Per 1 ora e mezza nessuna chiamata ai carabinieri" - Giuliano Pisapia, sindaco di Milano, si è recato sul posto della follia omicida. "E incomprensibile come per un'ora e mezza nessuno abbia chiamato i carabinieri".
Agiva come in un videogioco - Il piccone e la spranga sono stati posti sotto sequestro dagli investigatori, i carabinieri della compagnia Monforte, che li stanno analizzando per confermare le accuse nei confronti dell'omicida. Uno degli inquirenti, dopo aver visionato le riprese delle telecamere di sorveglianza poste sul percorso compiuto dall'aggressore, ha affermato che l'uomo "continuava a colpire come un automa, tranquillo e senza mai tradire un'emozione, come in un videogioco".
Lega contestata - In mattinata, in piazza Belloveso, teatro dei tragici fatti, alcuni esponenti della Lega Nord sono stati contestati da un gruppo di cittadini. I leghisti, tra cui l'europarlamentare Mario Borghezio, avevano allestito un banchetto per una raccolta di firme contro l'ipotesi di facilitare la cittadinanza agli immigrati. Ma una decina di persone ha inveito contro di loro

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