La propaganda del governo Berlusconi. Oops… intendevo dire Letta
Il governo Letta ha annunciato un programma ambizioso... ma al momento sembra impigliato nella rete propagandistica di Berlusconi.
Io sono uno di quelli dolorosamente convinti della necessità del governo Letta. So che molti lettori di basta casta Italia hanno idee diverse; le mie le ho spiegate qui,
se vi interessano, ma non è più molto importante perché i continui
ricatti del PDL stanno rapidamente mutando il parere mio e di molti
altri. Dal giorno del giuramento (28 Aprile) è in effetti passato solo
un mese o poco più, ma mi pare che l’inizio non sia entusiasmante.All’inizio siamo stati coinvolti dal dibattito sull’IMU,
rispetto al quale tutti gli esponenti della destra tuonavano,
quotidianamente, “o si abolisce o cade il governo!”. Lasciamo perdere
che le tasse non ci piacciono, che già viviamo un’insopportabile carico
fiscale e che ci sono indubbiamente dei casi (una minoranza) in cui
l’IMU diventa un carico ingiusto (anziani con piccoli redditi,
proprietari di vecchie case…); l’IMU è una tassa come ce n’è di analoghe
in tutto l’occidente, è una piccolissima patrimoniale (che può – e
dovrebbe – essere rivisitata anche con l’aggiornamento dei catasti, sì,
certo…) ma che rappresenta una ridicolaggine sotto l’aspetto
complessivo, se orientato da una visione globale, del nostro sistema fiscale. Chi avesse dei dubbi su queste mie affermazioni può leggere qui una più approfondita argomentazione un’infografica
piuttosto esplicativa. Abolire l’IMU (per ora è stata solo rinviata)
risolve pochi problemi della gente, non reimmetterà sul mercato
liquidità, creerà problemi al governo per il reperimento necessario
di analoghe risorse e serve solo a una cosa: rispettare una promessa
elettorale di Berlusconi alla quale, vergognosamente, si erano poi
accodati tutti (compreso il rigorosissimo Monti).
Adesso ci vogliono buttare nel tritacarne del presidenzialismo.
Sono di oggi le entusiastiche forzature di Alfano su alcune timide (e
inopportune) aperture di Letta, e giù il prossimo mese – ci scommettete?
– tutti a parlare di presidenzialismo. Che è un’altra fissazione di
Berlusconi, sempre avuta, forse spera di farsi eleggere dal “suo popolo”
alla massima carica… Ma stiamo scherzando? La Costituzione è un
meccanismo delicato, pensato come sistema coerente in cui non si può
malamente ficcare dentro in presidenzialismo come se non avesse
conseguenze gravi sull’intero sistema repubblicano. Pare che gli unici a
capirlo siano gli intellettuali di Libertà e Giustizia (Rodotà,
Zagrebelsky…) che stanno disperatamente lanciando appelli e proponendo
manifestazioni all’insegna dello slogan “Non è cosa vostra” (ovvero di
voi scalzacani parlamentari).Intanto il mondo intorno cade a pezzi. Nessuno sembra occuparsi
di esodati, di giovani disperati, di aziende che chiudono, di ricerca
che non si fa… Cioè: tutti ne parlano nei talk show e nei
comunicati, ma senza che apparentemente nulla accada. Ho scritto
‘apparentemente’ perché spero sempre che ci sia un bellissimo trucco che
io ignoro: che cioè stiano lavorando proprio a questi problemi e che
fra settimane – che dico? giorni – arrivi a sorpresa l’annuncio della
soluzione dei nostri veri problemi. E che si smetta di inseguire
l’agenda propagandistica e demagogica di Berlusconi.
Nessun commento:
Posta un commento