Ogni uomo deve decidere se camminerà nella luce dell’altruismo creativo o nel buio dell’egoismo distruttivo. Questa è la decisione. La più insistente ed urgente domanda della vita è: “Che cosa fate voi per gli altri?
Lannutti lasci IDV e denunci la complicità del suo partito, oppure mente. Attenti alle trappole: chiedete spiegazioni.
Con
grande sorpresa, visto il silenzio indecente di tutti questi mesi sulla
questione ESM/MES, un parlamentare di Italia dei Valori si accorge che
si tratta di uno strumento che “garantirà
dorate poltrone a tecnocrati, burocrati e ottimati che, come novelli
principi di Valacchia, continueranno a succhiare il sangue ai popoli
europei già dissanguati…”.
E se ne è accorto solo ora, mentre anche il cittadino attivo meno
esperto, capendo la gravità della situazione, ha appoggiato una protesta
che va avanti da diversi mesi? Beh, anche se fosse in buona fede, non è
sicuramente all’altezza della situazione, sollevare in aula un problema
gigantesco per la sopravvivenza dello Stato democratico quando è ormai
praticamente ovvio che Monti incassi la ratifica puzza di furbata, un
modo per “ripulirsi la faccia” dopo mesi di complicità. Non pare essere
un atteggiamento nuovo in questo partito, visto che alcuni suoi
parlamentari sono stati fra i promotori del DDL sull’introduzione del
pareggio di bilancio in Costituzione salvo poi, all’ultimo momento,
tirarsi indietro quando non c’era più nulla fare.
Sono uscita da Italia dei Valori proprio perché con il loro silenzio
hanno dichiarato di volere appoggiare questo trattato tenendo i
cittadini all’oscuro di tutto.
Colpevoli imperdonabili di questa complicità sono proprio i suoi
colleghi/amici del partito per cui ho preparato una mozione
sull’argomento chiedendo di intervenire con una importante battaglia
politica. Lannutti era chiaramente in mezzo a loro.
Per fortuna decine e decine di migliaia di italiani sanno cosa è
accaduto, anche all’interno dello stesso partito in cui, tranne qualche
caso isolato, restano anch’essi a guardare senza esprimersi nonostante
qui ci sia in gioco anche il futuro dei loro figli, che pagheranno con
“lacrime e sangue” queste scelte.
Insomma, la storia dell’atteggiamento di questo partito rispetto al
“governo delle banche” la conosciamo bene, ed infatti si sono astenuti
durante le votazioni in Senato, ridicoli.
Adesso invito tutti a porre all’on. Lannutti le seguenti domande:
On. Lannutti con grande stupore apprendiamo la sua opposizione
dell’ultimo momento sul trattato ESM che lei stesso ha definito come uno
strumento che garantirà dorate poltrone a tecnocrati, burocrati e
ottimati che, come novelli principi di Valacchia, continueranno a
succhiare il sangue ai popoli europei già dissanguati. Poiché è
ovvio che i suoi colleghi parlamentari si sono rilevati complici di
questo sistema, prima tenendo all’oscuro i cittadini quando la società
civile chiedeva battaglia politica e poi con una astensione imbarazzante
al voto in Senato, perché non denuncia pubblicamente la loro posizione
abbandonando questo partito?
Ci spiega, visto anche che vi manteniamo con stipendi d’oro per fare
i nostri interessi, come è stata affrontata la questione all’interno
del partito e perché è stata ignorata la denuncia della dott.ssa Lidia
Undiemi contro l’ESM quando ancora si poteva fare qualcosa per evitare
il voto favorevole?
E’ per ignoranza che lei si è dimostrato favorevole a questo “fondo
salva-stati” nelle mozioni di fine gennaio in favore di Mario Monti?
(Già solo per questo, viste le sue ultime considerazioni sull’ESM,
dovrebbe dimettersi anche da parlamentare)
Lei propone di istituire un Tribunale Internazionale per crimini economici contro l’umanità e processare i banchieri. Non
sarebbe meglio iniziare con l’istituzione di un tribunale italiano per i
crimini economici contro l’umanità da parte dei partiti politici
italiani che fanno scelte politiche in favore delle banche che lei
vorrebbe incriminare?
Ricordiamo all’on. Lannutti che se i poteri finanziari potranno
adesso aumentare vertiginosamente l’esercizio dei propri poteri nel
territorio nazionale è soprattutto grazie al silenzio e al consenso dei
parlamentari italiani circa la ratifica di due trattati, ESM e fiscal
Compact, che possono entrare in vigore in Italia soltanto con l’approvazione del Parlamento.