Lo Stato non e’ Cosa Vostra
Ho più volte parlato del concetto di famiglia, di come questa
“istituzione”, facendosi carico di tutte le lacune dello stato sociale,
abbia evitato fino ad oggi la disfatta, il tracollo di questo Paese e di
come, dall’altro lato, con la sua etica fai-da-te, abbia in realtà
rappresentato uno dei maggiori ostacoli allo sviluppo democratico di un
Italia che, ancora oggi, ha un’andatura zoppa, claudicante. Pensiamo al
significato della parola “famiglia” (italiana) : un’istituzione fondata
sul matrimonio e sulla convivenza, con i caratteri dell’esclusività,
della stabilità e della responsabilità. Esclusività, stabilità e
responsabilità verso chi ? Verso i propri componenti, ovviamente. In
parole povere : la famiglia ha il DOVERE di prendersi carico dei propri
membri i cui diritti si fondando non su un senso di responsabilità
condiviso ma sui legami di sangue. Esempio spiccio : non importa quanto
tu sia irresponsabile, insolente, sgarbato o fannullone.
Se sei mio figlio, io ho il dovere di prendermi cura di te. E
viceversa. E’ un investimento a fondo perduto. Ora prendiamo questo
concetto ed estendiamolo ad un Paese intero. Che effetto ha ? Crea
aspettativa, ed allo stesso tempo, genera dipendenza. Da una parte, ci
sono i cittadini che danno per scontato che i loro diritti siano tali a
prescindere dai loro doveri, e per tale ragione completamente scollegati
tra loro. Decade dunque il concetto di causa-effetto. Gli effetti
diventano le cause. Dall’altra c’è uno Stato che, come un genitore
all’antica, esige rispetto aldilà della propria condotta e della propria
statura morale. In questo squilibrio di ruoli e potere, c’è un sistema
meritocratico che non riesce a trovare sbocco. Il sangue è il solo
veicolo : quello che ci lega, quello che si versa e quello che si paga
in questo perpetuo rapporto conflittuale interfamiliare.
Un cittadino de-responsabilizzato è un cittadino immaturo, incapace
di gestirsi, impossibilitato ad attenersi alle regole di quel codice
civile che sta alla base di qualsiasi democrazia. In tale ottica,
l’Italia non è il Paese di tutti, ma e’ il Nostro Paese. E come a casa
nostra, le regole sono a discrezione di chi ci abita. Per contro, lo
Stato non è un garante democratico ma una forma di controllo autoritario
ed emotivo, a cui non compete l’esempio ma solo l’imposizione della
regola, anche quando non accetta. Uno stato famiglia o una famiglia
Stato? E forse non è un caso che, in latino, famiglia significhi «
gruppo di servi e schiavi patrimonio del capo della gens ». Ecco, noi
non siamo cittadini. Siamo servi, e schiavi. Siamo patrimonio statale.
Lo Stato è padre ma è anche padrone. I cittadini sono dei figli
indesiderati e dissociati.
Una dissociazione a delinquere. C’è un concetto fondamentale da stabilire: l’Italia è di tutti, non solo Cosa Nostra.
Nessun commento:
Posta un commento