L'aumento dell'Iva colpisce
le famiglie più numerose
Le simulazioni effettuate dalla Cgia di Mestre mostrano come per i nuclei più numerosi l'incidenza dell'incremento sia inversamente proporzionale al reddito. Tra i single soffriranno di più i meno abbienti: aggravi fino a 120 euro
Se fra poco più di un mese non verrà scongiurato l'aumento di un punto
percentuale dell'Iva ordinaria attualmente al 21%, gli effetti negativi
di questo incremento ricadranno in particolar modo sulle famiglie meno
abbienti e più numerose". A mettere in guardia dai rischi è la Cgia di
Mestre secondo cui l'incidenza percentuale dell'aumento dell'imposta
sullo stipendio netto annuo di un capo famiglia peserà maggiormente
sulle retribuzioni più basse e meno su quelle più elevate. Inoltre, a
parità di reddito i nuclei famigliari più numerosi subiranno gli aggravi
maggiori. Per un single, in base alla fascia di reddito, l'aggravio
andrà da 37 a 99 euro mentre per una famiglia di quattro persone da 61 a
120 euro.
"Questa ipotesi va assolutamente scongiurata - dice Giuseppe Bortolussi segretario della Cgia di Mestre - non si possono penalizzare le famiglie più numerose e in particolar modo quelle più povere". Le simulazioni realizzate dalla Cgia riguardano tre tipologie famigliari (single, lavoratore dipendente con moglie e un figlio a carico, lavoratore dipendente con moglie e 2 figli a carico). Per ciascun nucleo sono stati presi in esame 7 fasce retributive: in relazione alla spesa media risultante dall'indagine Istat sui consumi delle famiglie italiane, su ognuna è stato misurato l'aggravio di imposta in termini assoluti e l'incidenza percentuale dell'aumento dell'Iva su ciscun livello retributivo. Si sono tenute in considerazione le
"Questa ipotesi va assolutamente scongiurata - dice Giuseppe Bortolussi segretario della Cgia di Mestre - non si possono penalizzare le famiglie più numerose e in particolar modo quelle più povere". Le simulazioni realizzate dalla Cgia riguardano tre tipologie famigliari (single, lavoratore dipendente con moglie e un figlio a carico, lavoratore dipendente con moglie e 2 figli a carico). Per ciascun nucleo sono stati presi in esame 7 fasce retributive: in relazione alla spesa media risultante dall'indagine Istat sui consumi delle famiglie italiane, su ognuna è stato misurato l'aggravio di imposta in termini assoluti e l'incidenza percentuale dell'aumento dell'Iva su ciscun livello retributivo. Si sono tenute in considerazione le
detrazioni e gli assegni familiari per i figli a carico, le
aliquote Irpef e le addizionali regionali e comunali medie nazionali.
Con l'aumento dell'aliquota Iva al 22%, si è ipotizzata una propensione
al risparmio nulla per la prima fascia di reddito, pari al 2,05% per il
reddito annuo da 20mila, del 4,1% per quella da 25mila euro e dell' 8,2%
per le rimanenti fasce di reddito. L'analisi della Cgia non ha
considerato eventuali spinte inflazionistiche che una scelta di questo
tipo potrebbe produrre.
Single. L'incidenza percentuale dell'aumento dell'Iva sullo stipendio netto annuo si farà sentire maggiormente per le fasce meno abbienti. Infatti è dello 0,29% su un reddito annuo di 15mila euro, si abbassa allo 0,27% su un reddito annuo di 55mila euro. In termini assoluti l'aumento di imposta cresce man mano che aumenta il livello retributivo. L'aggravio oscilla tra i 37 e i 99 euro.
Lavoratore dipendente con moglie e un figlio a carico. La percentuale dell'aumento è inversamente proporzionale al livello di reddito. E' dello 0,33% per un reddito annuo di 15mila euro, scende allo 0,30% per un reddito di 55mila euro. In termini assoluti l'aggravio d'imposta, man mano che cresce il reddito, sale da 51 a 113 euro.
Single. L'incidenza percentuale dell'aumento dell'Iva sullo stipendio netto annuo si farà sentire maggiormente per le fasce meno abbienti. Infatti è dello 0,29% su un reddito annuo di 15mila euro, si abbassa allo 0,27% su un reddito annuo di 55mila euro. In termini assoluti l'aumento di imposta cresce man mano che aumenta il livello retributivo. L'aggravio oscilla tra i 37 e i 99 euro.
Lavoratore dipendente con moglie e un figlio a carico. La percentuale dell'aumento è inversamente proporzionale al livello di reddito. E' dello 0,33% per un reddito annuo di 15mila euro, scende allo 0,30% per un reddito di 55mila euro. In termini assoluti l'aggravio d'imposta, man mano che cresce il reddito, sale da 51 a 113 euro.
Lavoratore dipendente con moglie e 2 figlio a carico.
Anche in questa tipologia famigliare l'incidenza percentuale
dell'aumento dell'Iva è inversamente proporzionale al livello di
reddito. Si attesta allo 0,34% su un reddito annuo di 15mila
euro,
diminuisce fino a toccare lo 0,31% su un reddito di 55mila euro. Man
mano che cresce il reddito, in valore assoluto la maggiore Iva annua
passa da 61 a 120 euro.
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