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mercoledì 8 maggio 2013

C'ERA UNA VOLTA LA PIZZA AL POMODORO

C’era Una Volta La Pizza al Pomodoro 

Lo scenario che si prospetta fa sbigottire anche i meno bigotti. Fra pochi mesi qualcuno dirà: Io ero fiero di raccontare agli amici stranieri il mio paese, le sue bellezze esclusive, le sue tradizioni. Al diavolo i luoghi comuni. Sono italiano. Pensavo. Mica siamo tutti mafiosi. Mica siamo tutti ladri e inciucioni. Ora per colpa di qualche scansafatiche dobbiamo far credere che siamo tutti così? Io so bene quanta eleganza e meraviglia abbiamo esportato con le nostre intuizioni. In tutto il mondo. Banale ricordare l’arte. Nessun quadro ha stupito critica e persone come la Monna Lisa, tanto per citarne uno, e quante ancora più incredibili, quelle opere d’ingegno di Leonardo, che non è mai superfluo ricordare. E il Caravaggio? Sublime fotografo del suo animo ribelle e perfetto esecutore. Vuoi ricordare Michelangelo? Quanti rimangono con gli animi sospesi davanti alle sue opere immortali. Come furono italiani, Dante, Virgilio, Manzoni, Leopardi, Pascoli, Verga e Alessandro Volta, Enrico Fermi, Marconi. Così per giocare ne scrivo un po’. Mica due scemi. E Garibaldi? Mazzini, Cavour? Puccini e Verdi? Rossini e Donizetti? Te li sei scordati? Io no. E così per perdere tempo, spaziando dalla musica all’aeronautica mi piaceva ricordare, ai miei amici d’oltralpe, i nomi illustri della mia terra italiana. Ben 18 Premi nobel. Mica caramelle. Eccelsi nella fisica, nella letteratura, nella medicina, nella chimica, un nobel per la pace. Diciamo che qual cosina l’Italia ha regalato anche agli altri dai, senza falsa modestia. E il diritto Romano? Lo IUS COMMUNE? Ovvero il diritto comune che fu l’origine delle leggi europee a partire dal x secolo? Inutile scrivere perché fino alle soglie del ’500 dopo Cristo era tutto impero Romano. Le strade, gli anfiteatri, il denaro. Ovunque. Per circa 700 anni. Insomma é bello gongolarsi con queste origini storiche e culturali. I mie amici, con un po’ di falso umorismo, ma molta invidia, non potevano che annuire: noi italiani eravamo stati grandi. Non solo nel calcio. Era dimostrabile. Tu pensa che tuttora ce ne sia un po’, d’illustri compaesani, che fanno grandi cose: scoprono miracolose cure, sono abili ricercatori, ingegneri, architetti, chimici, che nessuno però conosce, perché sono cambiate le circostanze. Molti sono andati fuori dai confini. Abbiamo avuto anche grandi giudici e uomini della legge senza macchia e senza paura, che hanno combattuto per la nostra libertà e per la nostra esistenza felice. Li hanno ammazzati. Mica gli stranieri. No. Pensa tu, altri Italiani. Da non crederci. Però siamo andati avanti lo stesso. Le nostre tradizioni erano forti. Avevamo tante cose buone. C’era il vino, la pizza al pomodoro, gli spaghetti, la mozzarella di bufala, il parmigiano, la frittura di pesce, i tortellini, il prosciutto di Parma e il san Daniele, le arance di Sicilia e poi i pistacchi, la grolla, il vin brulé, le bruschette, i frutti di mare, gli asparagi, le alici, il pecorino, le vongole veraci, le cozze, i carciofi, le spigole e le orate, le colline verdi e lussureggianti e su, nelle Alpi, monumenti della natura, la neve per sciare. E giù, nel sud, il mare, il tonno, l’olio d’oliva e il sole. Ti pare poco? E i segni della storia? Le chiese, i chioschi, i musei, le piazze, le torri nei castelli, i porti, i laghi, vuoi scherzare? E poi c’erano loro. I carabinieri. Quante volte ho detto: se qualcuno fa il furbo chiamo i carabinieri. Come fossero la panacea, il rimedio al sopruso. Almeno nell’ideale di ogni italiano. Il corpo militare al servizio del cittadino. La benemerita. Poi ci siamo europeizzati. Ci dissero che era giusto così. Basta con le dogane e con le frontiere. Gli stati uniti d’Europa. La risposta politica, economica, all’America imperante. Ci imposero l’Euro. La moneta forte. In un attimo tutto è raddoppiato. Mentre lo stipendio della povera gente è rimasto invariato, anzi si è svalutato del 50%. Ragionando in concreto: se un oggetto costava 100, con l’euro è arrivato a 200. Io avevo uno stipendio di 1000, dunque dopo aver pagato 100 me ne rimanevano 900. Tuttavia con l’euro me ne rimangono 800, pensi tu. Io dico di no. Ne rimangono molte di meno. Perché al cambio, lira – euro, le mie precedenti 1000 sono diventate 500. Dunque mi rimangono 300 monete da spendere. Intanto, anche il corpo dei Carabinieri verrà dismesso, cancellato, per dare posto alla forza di gendarmeria europea detta Eurogendfor. Spero vivamente di assaggiare ancora un bel piatto di bucatini. Tuttavia sarà commissariato e mangeremo crauti. Festeggiando anche a Monopoli di Puglia la settimana nazionale delle nostre tradizioni europee: L’Oktoberfest.

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