Nasce il partito anti-Fornero per difendere i pensionati
Truffa ricongiungimenti, i partiti di maggioranza e la Lega Nord puntano a un emendamento alla legge di stabilità. Entro mercoledì il ministro in Commissione Lavoro
"I presupposti per una soluzione farsa in stile esodati ci sono tutti.
Il tempo per risolvere la grana dei ricongiungimenti onerosi sta ormai
per scadere e l’esecutivo dei prof non sa ancora dove mettere le mani.
Il sottosegretario all’Economia, Gianfranco Polillo, ha assicurato che
il governo si farà carico del problema, ma la verità, come per chi è
stato lasciato in mezzo al guado dalla riforma delle pensioni, è che
nessuno sa con esattezza le dimensioni del fenomeno e i costi di un
ipotetico intervento. La Ragioneria dello Stato parla di 2,4 miliardi.
Secondo l’Inps ne servirebbero 1,4. In realtà, le cifra che stanno
emergendo in commissione Lavoro alla Camera, dove si sta creando un
fronte compatto contro i tentennamenti del governo, si aggirano sui 900
milioni di euro spalmati su circa 10 anni. Soldi che potrebbero
addirittura essere dimezzati se si decidesse di optare per un intervento
soft che reintroduca i ricongiungimenti gratuiti, ma solo ai fini della
pensione di vecchiaia", spiega Sandro Iacometti su Libero di
domenica 25 novembre. La sostanza politica è chiara: per risolvere il
pasticcio dei ricongiungimenti sta nascendo il partito anti-Fornero.
Obiettivo, scongiurare la truffa sui fondi. Entro mercoledì, il ministro
Fornero si recherà in Commissione Lavoro per risolvere la grana
contributi. E i partiti di maggioranza e la Lega Nord puntano a un
emendamento alla legge di stabilità.
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