Segnali di un Ritorno agli Anni delle Stragi
Oggi,
che in tutta Europa il clima è rovente e le frizioni sociali sono
prossime al limite massimo, il rischio che si verifichino dei colpi di
testa è reale. Come è reale che forze occulte si stiano già preparando
per eseguire qualche messinscena su cui servire qualche cadavere tipo
una bomba al mercato, l'omicidio di un magistrato, il sequestro di un
politico ecc. D’altra
parte l’atmosfera è questa. Lo sentiamo spesso ripetere agli angoli
delle strade, alle fermate del bus come all'interno dei bar: “andrebbero
eliminati tutti” - riferendosi alla nutrita e ben pasciuta casta
politica.
È
un sentimento dilagante che tuttavia non genera allarme in quanto tale;
nessuna persona assennata oserebbe mai compiere un gesto simile come
quello di ammazzare una persona. Tutt'altro discorso va fatto per i
disturbati di mente ma non è di costoro che ci preoccupiamo ora. Il
punto di fondo è e resta il malcontento generalizzato che,
dall'esautorazione di Silvio Berlusconi, ha preso piede in tutto lo
Stivale.
Chiunque
abbia letto il pensiero del ben noto Noam Chomsky o dell'altrettanto
noto David Icke, avrà compreso esattamente dove si trovi il tranello e
come tale meccanismo sottile si insinui nei rapporti sociali. Entrambi i
succitati, in maniera molto simile, hanno parlato e scritto di
strategia della distrazione, di come creare problemi per poi servire le
soluzioni e della strategia della gradualità.
In
buona sostanza il modello non cambia mai e funziona come un orologio
svizzero da almeno due secoli. Ed è proprio su questo inganno che i
governanti dei popoli azionano le proprie leve del controllo di massa
per erodere lentamente cospicue fette di libertà. Di questo passo, tra
poco tempo, il termine libertà non avrà più alcun significato. Forse
neanche sarà più possibile comporre piccoli editoriali come questo.
Se
ancora siete prigionieri del vetusto concetto secondo il quale il
controllo di ogni singolo individuo fosse una realtà propria della
Unione Sovietica o della DDR (ex Germania dell'Est) in cui la
corrispondenza, le comunicazioni telefoniche, le lezioni universitarie, i
discorsi sul posto di lavoro come addirittura gli acquisti di
medicinali erano azioni attentamente spiate dagli organi orridi di
polizia interna, sappiate che state fuori strada. Questo genere di
controlli non sono mai e poi mai venuti meno. Anzi!
Con
l'avvento della tecnologia e del computer si sono incredibilmente
infittiti. Esistono sistemi di riconoscimento vocale sofisticatissimi in
grado di riconoscere una singola voce tra milioni e milioni parlanti in
quel dato momento. Ed esistono anche sistemi satellitari in grado di
riconoscere un soggetto semplicemente cogliendo dallo spazio un
frammento della propria ombra proiettata al suolo terrestre. E non è
affatto fantascienza. Questo genere di apparecchiature ultramoderne sono
in grado di tradurre, in tempo reale, i testi dei vostri messaggi
mentre li state realizzando digitando sullo schermo del vostro
telefonino ed idem quando scrivete al computer: come poggiate un
polpastrello sulla tastiera siete già sotto controllo da parte del
“cervellone” il quale cataloga tutto e conserva in un archivio di
dimensioni immani.
Tale
cervellone è settato in maniera tale da riconoscere in tempo reale
anche i termini che state utilizzando e verificarne la “pericolosità”. E
lì restano le vostre tracce a cui si potrà attingere nel momento in cui
un giorno decideste di buttarvi in politica o nel campo della scrittura
anti-sistema.
Proprio
così: nel momento in cui doveste diventare abili divulgatori di verità
scomode, verrete immediatamente analizzati. Scandaglieranno tutto il
vostro passato ed andranno a ripescare pensieri vostri scritti su
facebook od altri networks anni ed anni addietro. Dopodiché scatterà un
accanimento su di vuoi sino a ridurvi pubblicamente a zero annientando
anche la vostra credibilità. La maggior parte degli individui su questo
pianeta nemmeno crede a tutto ciò e liquida questo genere di
informazioni come immondizia!
A
questo punto urge porsi una domanda, anzi due: per quale ragione è
necessario controllare la popolazione sin dentro la propria vita? E come
è possibile aumentare di anno in anno tale potere di controllo e di
ingerenze nella sfera privata della cittadinanza senza che la stessa
cittadinanza si renda conto di stare cedendo a spizzichi e bocconi la
propria vita nelle mani di gente infame?
La
prima risposta è semplicissima: il cosiddetto “potere” teme di perdere
il potere che si è arbitrariamente costruito corrompendo, eliminando,
ammutolendo soggetti riottosi e poco inclini ad essere incapsulati. La
seconda risposta è il nocciolo della questione. Ma qui ci vuole un
esempio per comprendere meglio il tutto.
Se
io volessi ridurre una persona sotto controllo non potrei presentarmi
annunciando il mio progetto poiché essa si allarmerebbe e farebbe di
tutto per inibire la mia azione. Ma se io mi presentassi ammantato di
perbenismo proferendo discorsi suadenti protesi a carpire la buona fede
della vittima prescelta e se mi mostrassi amico, la vittima farebbe
abbassare le proprie difese verso di me ed io conquisterei la piena
fiducia in breve.
Successivamente,
sempre in virtù della fiducia che mi sono capziosamente conquistata, un
bel giorno, le annuncio che grava su di essa una tremenda minaccia. La
vittima, oltre a mettersi paura, essendo convinta della mia amicizia
(confermata dal mio avviso di rischio imminente) si sentirebbe pronta a
seguire i miei suggerimenti pur di evitare le conseguenze della
minaccia. Quindi io potrò prospettare alla vittima il modo in cui agire.
E lo farei, manco a dirlo, secondo un mio piano che ella eseguirebbe senza scrupoli.
Risultato:
io gestisco la vittima dal punto di vista delle scelte e la vittima
stessa mette in atto i miei consigli senza essere minimamente sfiorata
dal sospetto che la minaccia non esista ma che si tratti solo di una mia
congettura finalizzata al suo controllo emozionale.
Né
più né meno quello che alcuni Stati fanno a danno della popolazione! La
spaventano parlando di minacce, attendono che aumenti il livello di
guardia e dopo offrono la soluzione... una soluzione che altro non era
che il piano di sottrazione di libertà redatto a tavolino. Se
necessario, talvolta, grazie alla compiacenza di nuclei violenti
artatamente occultati, si può giungere ad inscenare una pantomima in cui
qualche povero civile malcapitato perda la vita in un attentato, così
da aggiungere una ulteriore dose di terrore nella gente. Questo è stato
fatto anche in Italia e prese il nome di “strategia della tensione” per
l'appunto.
Oggi,
che in tutta Europa il clima è rovente e le frizioni sociali sono
prossime al limite massimo, il rischio che si verifichino dei colpi di
testa è reale. Come è reale che le forze occulte si stiano già
preparando per eseguire qualche messinscena su cui servire qualche
cadavere tipo una bomba al mercato, l'omicidio di un magistrato, il
sequestro di un politico ecc.
Questo
farebbe sì che lo Stato in cui si dovesse verificare un evento del
genere possa trovarsi costretto ad emanare una serie restrittiva delle
singole libertà individuali tramite una sfilza di regolamenti tesi a
distruggere lo spazio di manovra sociale. E ciò aggiungerebbe ulteriore
distanza tra la base e l'apice, o se preferite, tra le istituzioni e la
popolazione. Questo scenario, tutt'altro che immaginario, è quanto
s'intravvede sull'uscio. Sappiate che stiamo andando incontro ad una
fase di vere lacrime e sangue. Sottovalutare questo sarebbe da
incoscienti.
Le
elezioni europee sono alle porte, manca pochissimo. I partiti coinvolti
si giocheranno tutta la partita su un tema solamente: la moneta unica,
insomma, l'euro! E già da qualche tempo abbiamo colto anche qualche
commento altisonante del tipo “chi vuole abbandonare l'Europa è un
criminale” oppure “chi critica l'Europa è un terrorista”... guardate che
non sono termini gettati a caso. Chi ha un minimo di capacità
interpretativa sa bene che questi proclami potrebbero rappresentare, un
domani, la base per discorsi retorici. Attenzione!
Occorre
vigilare attentissimamente, perché non si sottovaluti il benché minimo
segnale proveniente dai settori occulti, gli stessi che avevano ridotto
l'Italia ad un campo di battaglia negli anni di sangue tra Piazza
Fontana e Capaci.
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