Italicum alla prova dell'Aula, no alla partia' di genere
Roma, 5 mar. - L'Italicum alla prova dell'Aula di
Montecitorio. L'iter della legge e' ripreso oggi, e come
stabilito nell'assemblea del gruppo di ieri sera e come da
nuovo accordo raggiunto nella maggioranza e con Forza Italia,
il Pd ha ritirato oggi tutti i suoi emendamenti, tranne i tre -
al momento pero' accantonati - sulla parita' di genere.
Sono stati ritirati, quindi, anche tutti gli emendamenti
sulle primarie obbligatorie per legge o facoltative.
Restano, tuttavia, altri emendamenti di maggioranza sulle
primarie, tra cui quelli di Scelta civica (uno a firma
Balduzzi, responsabile riforme del partito), che non sono stati
al momento ritirati.
Il capogruppo Pd in commissione Affari costituzionali,
Emanuele Fiano, conferma che il Pd "ha ritirato tutti gli
emendamenti che non rientrano nell'accordo". E di fronte
all'osservazione che Scelta civica ancora non lo ha fatto,
Fiano afferma: "Dovrebbe ritirare i suoi emendamenti, compreso
quello sulle primarie, altrimenti si apre un problema politico
non indifferente".
Sul tema della Legge elettorale oggi e' intervenuto anche
il premier: "Ho visto che oggi qualcuno sui giornali dice che
voglio fare la legge elettorale 'solo per la Camera' - ha detto
Matteo renzi - E' quello che abbiamo sempre detto perche' la
scommessa e' cambiare il Senato cosi' com'e'. Ho rispetto per
il Senato, ma il bicameralismo perfetto e' un freno per
l'Italia. Questa - conclude - e' la riforma chiave dell'azione
di governo". Una riforma radicale che per Renzi non significa
che i senatori "sono meno bravi dei deputati, ma che si riduce
il numero dei parlamentari: segno importante non dal punto di
vista economico, che e' secondario, ma del messaggio
simbolico
Nessun commento:
Posta un commento