L’ONU, spalleggiato dal Consiglio Mondiale delle Chiese, spinge verso una religione unica mondiale
Il 24 ottobre 1945 nacquero ufficialmente le Nazioni Unite (ONU),
dietro le quali ci sono la Massoneria e gli Illuminati, infatti risulta
che tra i membri fondatori delle Nazioni Unite (ONU) e che aiutarono a
preparare la Carta dell’ONU ci fu John Foster Dulles (1888-1959), molto
vicino ai Rockefeller. Dulles infatti fu presidente della Rockefeller
Foundation (1950-52) e imparentato con la famiglia Rockefeller, nonchè
uno dei fondatori del Council of Foreign Relations (CFR) che è uno di
quei gruppi facenti parte degli Illuminati. Questo Dulles poi quando nel
1948 fu fondato ufficialmente il Consiglio Mondiale delle Chiese (World
Council of Churches – WCC) – che è una organizzazione ecumenica
internazionale formata attualmente da 349 tra Chiese, Denominazioni e
Comunioni di Chiese in oltre 110 nazioni e che rappresenta oltre 560
milioni di persone che si definiscono Cristiane – tenne uno dei discorsi
durante la cerimonia.
Il Consiglio Mondiale delle Chiese collabora con le Nazioni Unite per
stabilire la pace mondiale e la giustizia economica nel mondo, e così
via. Sul sito del Consiglio Mondiale delle Chiese leggiamo che esso
‘cerca di dimostrare l’impegno di vecchia data del movimento ecumenico
verso le Nazioni Unite e gli ideali incorporati nella Carta delle
Nazioni Unite e di dare voce ai valori etici, morali e spirituali che
devono rafforzare dal basso le relazioni internazionali’.
Per cui si può dire che esso è diventato una sorta di braccio delle
Nazioni Unite: sostanzialmente è quello che si erano proposti di farlo
diventare gli Illuminati per creare il loro governo mondiale.
Ovviamente per poter collaborare con l’ONU, il Consiglio Mondiale
delle Chiese ha dovuto rigettare la dottrina biblica secondo cui la
salvezza è solo in Gesù Cristo, e difatti sostiene che sono salvati
anche coloro che non credono in Gesù.
Durante la Sesta Assemblea del WCC tenutasi in Vancouver, nel 1983,
Dirk Mulder, moderatore del programma del dialogo interreligioso del WCC
disse che ‘non crede che le persone sono perdute per sempre se non
vengono evangelizzate’, e in un’intervista alla rivista Foundation alla
domanda: ‘Crederesti tu che un Buddista o un Induista potrebbero essere
salvati senza credere in Cristo?’ rispose: ‘Certo, certo!’ (Foundation,
Vol. IV, Issue III, 1983).
Nel 1987, Wesley Ariarajah, un predicatore metodista proveniente
dallo Sri Lanka, che allora era il direttore del Dialogo Interreligioso
del WCC, mentre si trovava in Norvegia, affermò: ‘E’ necessario
abbandonare l’idea che tutte le altre religioni vivono nelle tenebre
senza nessuna esperienza di Dio’. Durante la Conferenza di Canberra del
1991, lo stesso Wesley Ariarajah affermò che era inconcepibile per lui
che Dio ascoltava le preghiere dei Cristiani ma ignorava coloro che
pregavano alla loro particolare versione di Dio! E questo perchè la sua
comprensione dell’amore di Dio è troppo larga per lui per credere che
solo questo stretto segmento chiamato la Chiesa Cristiana sarà salvato! E
difatti in quella conferenza il WCC si spinse a suggerire che i
Mussulmani, gli Induisti e altri conseguono la salvezza nella stessa
maniera come i Cristiani mettendo in guardia quest’ultimi dal pensare in
maniera stretta o meglio settaria!
Questa è la ragione per cui ormai il WCC non si occupa più di
evangelizzare i pagani, perchè anch’essi sono salvati. Quello che cerca è
solo il dialogo con essi, cercando di prendere da loro la ‘luce che
anch’essi hanno’, e di unirsi a loro, perchè anch’essi sono figli di
Dio! Durante la Sesta Assemblea di Vancouver il segretario generale
Philip Potter affermò che è la volontà di Dio ‘unire tutte le nazioni
nella loro diversità in una unica casa’, e Pauline Webb, che faceva
parte del Comitato Esecutivo del WCC, diede il benvenuto ai visitatori
che appartenevano a ‘altre fedi’ e disse: ‘Incontriamoci come quelli che
non hanno niente da difendere e tutto da condividere’. Già, niente da
difendere!
Sul WCC Ecumenical Press Service di Marzo 1-9, 1985, è apparsa una
‘visione dell’Associazione dei Giovani Cristiani (YMCA) nell’Asia
contemporanea’. La YMCA è membro del WCC e ha forti legami con la
Massoneria. L’autore dell’articolo è Christopher Duraisingh, professore
di teologia presso un college teologico di Bangalore in India. Ascoltate
cosa afferma: ‘Forme di enfasi distorte ed esclusive sulla redenzione
che portano ad uno spirito di separazione dei Cristiani da tutti gli
altri devono essere messe in discussione … Qualsiasi enfasi sulla
dottrina della redenzione fino all’esclusione della dottrina della
creazione deve essere messa in discussione. Quando noi intendiamo
correttamente la dottrina della creazione, noi sappiamo che, assieme con
i nostri fratelli e sorelle non-cristiani, apparteniamo a Dio. Non
possiamo separarci artificialmente dal resto della comunità umana nel
nome dell’esperienza della redenzione … Mentre cerchiamo la cooperazione
con persone di altre fedi in Asia, noi saremo condotti a capire di
nuovo anche la natura della chiesa. Rifiuteremo di intendere la chiesa e
il mondo in termini antitetici’.
Non fatevi ingannare quindi dal WCC quando parla di evangelizzazione,
perchè il significato datogli non è quello biblico. Infatti in un
discorso dal titolo ‘Chiesa senza limiti’ di Raymond Fung, che a quel
tempo era il segretario per l’evangelizzazione del WCC (lo fu fino al
1991), costui disse come noi ci dobbiamo porre nei confronti di coloro
che non sono Cristiani: ‘Non importa quanto secolare e non religiosa sia
la loro apparenza, io suggerirei di parlargli come se essi sono davvero
Cristiani’ (Ecumenical Press Service, Dicembre 1-5, 1986).
Possiamo dunque affermare senza ombra di dubbio, e senza poter essere
smentiti, che il WCC è uno strumento nelle mani della massoneria e
degli Illuminati, che si prefigge di portare le Chiese all’apostasia.
Chi ha orecchi da udire, oda
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