Blitz di Francesco, lo Ior non è più un regno
Roma - Ernst von Freyberg, il banchiere tedesco di 56 anni nominato da Benedetto XVI alla
presidenza dello Ior in extremis, cioè pochi giorni prima che le sue
dimissioni diventassero effettive, ce l’ha fatta. L’istituto non
chiuderà i battenti, il processo di riforma che ha subito
un’accelerazione decisiva nel corso dell’ultimo anno – come sottolineano
in Vaticano – va avanti e anzi, specifica il comunicato diffuso dalla
Santa Sede «continuerà a servire con attenzione e a fornire servizi
finanziari specializzati alla Chiesa Cattolica in tutto il mondo».
Il presidente scelto da Ratzinger e confermato da papa Francesco
dunque l’ha spuntata sugli scettici, compreso qualche cardinale, cui
rimaneva il dubbio che lo Ior non poteva essere realmente riformato. Una
chiusura completa dell’istituto non è mai stata veramente presa in
considerazione, ma von Freyberg ha potuto approfittare dell’impatto di
papa Francesco sul sistema curiale per avviare quella pulizia interna
allo Ior altrimenti assai difficile.
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