Partecipate. Verona Pulita: "Con il nostro piano taglieremo 90 poltrone"
Il candidato sindaco Michele Croce interviene sul caso
Tartaglia-Agec: "La gestione delle partecipate da parte degli amici
degli amici ha fallito. Ci sono 170 milioni di euro da restituire ai
veronesi"
Aziende partecipate nel mirino delle opposizioni veronesi. Il PD è intervenuto su Amt, mentre Verona Pulita torna sul caso Agec, dopo essersi già esposta su Agsm.
Scrive il candidato sindaco Michele Croce: "Il caso Tartaglia-Agec,
in cui un condannato in primo grado forse non rientrerà in azienda solo
grazie ad una legge e non certo per buonsenso, conferma che la
gestione delle aziende partecipate da parte degli amici degli amici
spesso incapaci e a volte anche delinquenti (lo dicono le sentenze), a
Verona si è dimostrata fallimentare. Noi di Verona Pulita rilanciamo il nostro Piano Legalità, che prevede: taglio dei consigli di amministrazione, sostituiti da un amministratore unico; cessione di aziende e partecipazioni non strategiche; basta dirigenti a nomina. Ci sono 170 milioni di euro da restituire ai veronesi e noi lo faremo".
"Il
Comune - ha spiegato poi Croce - dovrà alleggerirsi cedendo al privato
quelle attività di mercato che quest'ultimo sa gestire meglio. Noi
vogliamo cedere gli enti inutili e tagliare le poltrone negli enti
utili: cosa ce ne facciamo del 4,65 per cento nella A4 Holding o
del 5,51 nell'Autostrada del Brennero se non, nella prima, per
garantire a Flavio Tosi la presidenza di Serenissima con uno stipendio principesco
che non ha avuto nemmeno la decenza di dichiarare pubblicamente?
Vendendo le quote ricaveremmo, a spanne, rispettivamente 40 e 55 milioni
di euro. Bisognerà cedere anche le 14 farmacie comunali (incasso presunto 40 milioni di euro) e il servizio di onoranze gestito da Agec
(7,5 milioni), garantendo trasparenza e massima redditività per il
Comune. Gli amministratori unici delle partecipate, manager di
comprovata esperienza, dovranno riferire ogni tre mesi in Consiglio
comunale e avranno un tetto massimo di 120 mila euro l'anno: taglieremo così le ben 90 poltrone inutili dei Cda".
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