Il candidato sindaco di Tutto Cambia replica ad un altro
candidato sindaco, Michele Croce di Verona Pulita, che aveva
sottolineato la vicinanza tra la criminalità organizzata e gli
amministratori scaligeri
e gli amministratori locali di Verona e ha fatto il nome di Marco Giorlo, ora candidato sindaco con il Movimento Tutto Cambia. Botta e risposta tra candidati sindaco a Verona. Michele Croce di Verona Pulita ha denunciato la vicinanza tra la 'Ndrangheta
"Intervengo - replica Giorlo - in merito alle gravi dichiariazioni esternate dall’avvocato Michele Croce e ritengo gravissimo che un avvocato, per il ruolo istituzionale che ricopre, produca a mezzo stampa delle accuse invece di rivolgersi con urgenza e immediatezza alla procura della repubblica in quanto da tutore della legalità è suo dovere segnalare qualsivoglia notizia di reato. In riferimento a queste accuse, già presentate nel dicembre 2013 dal collega avvocato Luca Tirapelle e dal capogruppo del PD in consiglio comunale signor Michele Bertucco, le procure di Crotone, Catanzaro, Verona e Padova hanno aperto dei fascicoli di indagine supportati dalla attività investigativa del comandante dei Ros di Padova, Colonnello Paolo Storoni. Nel dicembre 2014, il pm Valeria Ardito, il pm Gennaro Ottaviano e il gip Giuliana Franciosi hanno dichiarato che dopo accurate indagini non è stato riscontrato nulla di penalmente perseguibile nei miei confronti".
"In merito a quanto disposto - conclude il candidato sindaco Marco Giorlo - sono venuto in possesso di tutti i fascicoli che mi riguardano e pertanto sono venuto a conoscenza di tutti coloro che sono stati protagonisti di queste accuse vergognose. Ringrazio le procure che mi hanno controllato, indagato, accertato, procure che grazie a questa indagine sono a conoscenza di tutti coloro che usano l'esposto anonimo per delegittimare l’avversario politico".
"Intervengo - replica Giorlo - in merito alle gravi dichiariazioni esternate dall’avvocato Michele Croce e ritengo gravissimo che un avvocato, per il ruolo istituzionale che ricopre, produca a mezzo stampa delle accuse invece di rivolgersi con urgenza e immediatezza alla procura della repubblica in quanto da tutore della legalità è suo dovere segnalare qualsivoglia notizia di reato. In riferimento a queste accuse, già presentate nel dicembre 2013 dal collega avvocato Luca Tirapelle e dal capogruppo del PD in consiglio comunale signor Michele Bertucco, le procure di Crotone, Catanzaro, Verona e Padova hanno aperto dei fascicoli di indagine supportati dalla attività investigativa del comandante dei Ros di Padova, Colonnello Paolo Storoni. Nel dicembre 2014, il pm Valeria Ardito, il pm Gennaro Ottaviano e il gip Giuliana Franciosi hanno dichiarato che dopo accurate indagini non è stato riscontrato nulla di penalmente perseguibile nei miei confronti".
"In merito a quanto disposto - conclude il candidato sindaco Marco Giorlo - sono venuto in possesso di tutti i fascicoli che mi riguardano e pertanto sono venuto a conoscenza di tutti coloro che sono stati protagonisti di queste accuse vergognose. Ringrazio le procure che mi hanno controllato, indagato, accertato, procure che grazie a questa indagine sono a conoscenza di tutti coloro che usano l'esposto anonimo per delegittimare l’avversario politico".
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