2 GIUGNO, L’INDIGNAZIONE DEGLI EMILIANI. ANCHE IL MINISTRO RICCARDI DISERTA LA PARATA
I
festeggiamenti per l’anniversario della Repubblica italiana ha scatenato
tante polemiche. In molti hanno preferito non partecipare alla parata
delle forze armate ai Fori Imperiali a Roma. Sono diversi anche gli
esponenti politici che hanno condannato la scelta di non annullare la
parata. Tra questi il sindaco capitolino Gianni Alemanno, che si è fatto fautore della campagna su Twitter #no2giugno e Gianfranco Miccichè, leader di Grande Sud, che, sempre sul social network aveva preso una posizione analoga.
Anche gli abitanti dell’Emilia Romagna,
vittime del sisma che ha causato 17 morti e oltre 14.000 sfollati, sono
indignati per la decisione del Capo dello Stato di non sospendere le
feste.
Gli emiliani hanno urlato il proprio
sdegno ai microfoni di Sky tg 24. “Non mi interessa niente di quello che
succede a Roma, mi preoccupa solo il condominio crollato e la mia
famiglia rimasta senza casa”. Così ha commentato uno dei tanti
terremotati dell’Emilia. “A L’Auila sono ancora nella merda, e anche noi
ci rimarremo per chissà quanto tempo” ha detto una donna la cui casa
era stata distrutta. “Decidono sempre dall’alto, non tenendo conto delle nostre esigenze” accusa un’altra voce del popolo emiliano.
Di certo la decisione di festeggiare anche quest’anno il 2 giugno porterà con se strascichi di polemiche per diverso tempo.
IL MINISTRO RICCARDI ASSENTE ALLA PARATA
– “Sono qua per dire che la Festa della Repubblica e’ la festa della
solidarieta’ con tutti gli italiani e soprattutto con i terremotati”.
Così il ministro per la Cooperazione Internazionale Andrea Riccardi ha
annunciato il motivo per cui ha deciso di non presenziare alla parata ai
Fori imperiali. I terremotati, ha aggiunto, “non sono soli, non lo sono
oggi e non lo saranno domani”.
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